Djembe – Metodo per lo sviluppo tecnico e creativo (1^ Parte)

Dal 1980 intraprende l’attività come professionista, lavora per 4 anni alla scuola Dimitri. La sua attività musicale si avvicina sempre più alla musica creativa e improvvisata.

Djembe – Metodo per lo sviluppo tecnico e creativo (1^ Parte)


IvanoTorreMetodo

Dal 1980 intraprende l’attività come professionista, lavora per 4 anni alla scuola Dimitri. La sua attività musicale si avvicina sempre più alla musica creativa e improvvisata.
A metà degli anni 80 inizia a prodursi in concerti “solo”. L’attività successiva comprende composizioni ed esecuzioni per opere teatrali, a cui fanno seguito collaborazioni con artisti attivi in area multimediale, progetti fra teatro e pittura, contaminazione fra recitazione, improvvisazione e danza.

Ha al suo attivo diverse registrazioni e produzioni di CD.
Premio “Swiss Italian Music” per il miglior disco dell’anno 97 e secondo in una classifica USA di dischi originali con il CD “Urt’O Logique”, riceve un incarico di composizione da Pro Helvetia e la selezione della Radio Svizzera Internazionale per il CD in solo “Primadorainpoi”.
Ha rappresentato la Svizzera all’International Jazz Festival di Helsinki e all’Expo mondiale di Lisbona. Recentemente ha pubblicato un metodo per l’introduzione alla lettura musicale.

Posizioni, accenti e nomi dei suoni

1. CLE V
Suono chiaro detto “cle”. Si ottiene percuotendo il tamburo con le dita rilassate, mentre il centro del palmo della mano ammortizza il colpo sul bordo del tamburo; ne risulta un suono squillante e acuto.
E’ molto importante trovare un movimento elegante, armonioso e rilassato.

IvanoTorre_Djembe_cle

2. SO n
Suono scuro, detto “so”. Si ottiene con le dita chiuse, percuotendo sul bordo del tamburo di modo che la sonorità cupa è data da tutte le dita. Tutti i suoni si ottengono senza rimbalzare, dopo aver colpito si rimane vicino alla pelle prima di dare il colpo successivo.

IvanoTorre_Djembe_so

3. BA __
Suono basso, detto “ba”. Con la mano piatta si percuote il centro del tamburo, ottenendo così il suono basso

IvanoTorre_Djembe_ba

4. TU
I tre suoni descritti sopra sono sempre indicati con l’accento, mentre tutti i colpi che non hanno indicazioni di accento si chiamano “tu” e sono il prodotto di un tocco leggero con la punta delle dita; il tocco crea il contrasto con gli accenti e da dinamica alle frasi e ai ritmi, fornendo un tappeto di suddivisione ritmica costante.

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