Billy Cobham
Veneto Jazz
Oltre ad essere un musicista di talento innato, Billy Cobham è anche un raffinato ed originale compositore che ha saputo spaziare da un genere all’altro senza porre alcun limite alla sua musica, ciò è dimostrato da una vasta discografia e dalle numerose collaborazioni con artisti provenienti da tutto il mondo. Già nella fine degli anni sessanta ha rivoluzionato il modo di concepire le parti destinate alla batteria, aggiungendo una forza creativa all’ambito ritmico ed assegnando ad esso una centralità senza precedenti. Proprio per questi fattori è riconosciuto come il più influente batterista jazz-fusion nonchè uno dei più virtuosi per la sua potenza e tecnica percussiva. Ha raggiunto l’apice della fama a metà degli anni settanta divenendo uno dei musicisti più imitati nell’ambito jazz, fusion e rock
Billy Cobham
Veneto Jazz
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Claudio Campagnaro – Qual è il suo rapporto con il pubblico italiano?
Billy Cobham – L’Italia, il Veneto, Venezia, tutta questa regione, Bassano [del Grappa], tutto il Sud Tirol, tutto questo è molto speciale per me in quanto so che i miei pari, i miei insegnanti come Dizzy Gillespie e gente di questo calibro sono venuti in questa regione e hanno lasciato un segno molto profondo sulla gente di questa regione. Dato che sono uno studente dell’Arte della Musica, imparo moltissimo da qualsiasi luogo io – come posso dire – abbia il permesso di visitare e condividere il tessuto sociale, quindi, poter suonare a Vittorio Veneto, nel Veneto, a Venezia, a Vicenza, nell’entroterra veneziano è estremamente importante per me in qualità di studente dell’Arte della Batteria, dell’Arte della Musica, e semplicemente studente della Vita, perciò, ogni singola occasione che mi viene data – per quanto piccola sia – rappresenta una grande opportunità ed è molto speciale per me essere qui in Italia, e questo l’ho appreso dal libro di Dexter Gordon.
Claudio Campagnaro – Come hai conosciuto la famiglia Nicolosi? E che progetti hai per il futuro? [piccola interruzione da parte dei cameraman, risata, si riprende]
Billy Cobham – Il modo in cui ho conosciuto la famiglia Nicolosi è stato attraverso una mia cara amica, Clara Salina, una cara amica di famiglia, e il suo compagno, Alejandro Orellana [il manager italiano], che ci mise in contatto con la famiglia Nicolosi, che mi ha aiutato a distribuire alcuni dei miei prodotti. Ho lavori con Kenny Barron e Ron Carter con The Art of Three, The Art of Five, sì, e poi, North-by-NorthWest, tutte queste cose, e ho avuto poi l’occasione di collaborare con i Nicolosi in alcuni progetti, ovvero Drum’n Voice…
Claudio Campagnaro – …Che risale al 2001?
Billy Cobham – Sì, mi pare di sì! Il primissimo cd…forse sì…santo cielo, maledizione! Siamo già nel 2007?! E ora, vedi, è proprio curioso in quanto attraverso tutto questo è nato The Art of [Jazz]…è sempre stata una cosa affascinante da documentare, per me è stato una serie di progetti dove veniva documentata la classica formazione jazz, capisci? E da questo poi è scaturito WorldMusic, e ora ho un film, Sonic Mirror, con Mika Kaurismäki, e poi c’è CultureMix, il mio gruppo, e quindi c’è tanta carne al fuoco, che…le cose stanno andando bene…
Claudio Campagnaro – Ho una domanda veloce per te. Dennis Chambers poneva tempo fa la domanda “Perché Billy Cobham non torna negli Stati Uniti? Vogliamo che torni”.
Billy Cobham – Il motivo per cui Billy Cobham non è negli Stati Uniti è perché non è stato invitato e non gli è stata fatta un’offerta ragionevole, questo è il motivo per cui Billy Cobham non è negli Stati Uniti. Non posso lavorare gratis, capisci? E gli Stati Uniti sono un ambiente così ricco, ci sono così tanti artisti, e…ehm…per dire…ho sentito di racconti nella sola New Orleans dove puoi andare a qualsiasi angolo di strada e sentire 10 gruppi musicali, o gruppi che lavorano per 10$ a testa per un solo spettacolo e poi la scena passa a un nuovo gruppo, capisci? Sicché, se è un gruppo di 10 elementi, sono 100$, e poi ‘sto tizio mi diceva “porca miseria, ho appena fatto una serata, ci hanno chiamati per uno spettacolo, poi passano all’altro gruppo, e ho dovuto pagare 12$ per parcheggiare la macchina nel parcheggio”, prova a immaginarti, questo ti mostra quanto è ricco il paese, gli States, in termini di artisti, è straripante di così tanta gente, e tutti stanno lottando per la stessa pagnotta di pane!… e poi c’è il resto del mondo! Sicché qualcuno mi dica cosa sta succedendo! [risata]
Claudio Campagnaro – Probabilmente l’ultima domanda: ho notato stasera che hai usato molto la doppia cassa, forse di più del solito?
Billy Cobham – No, è quello che faccio, dipende dalla musica vedi? Assolutamente, capisci, questa formazione mi ispira in questo modo, e questo è il nostro 3° concerto dal vivo, quindi dovresti riparlarmene tra più o meno un anno, capisci, perché un gruppo non è un gruppo – almeno per quanto mi riguarda – se non ha fatto almeno 365 concerti complessivamente, e questo potrebbe richiedere…vedi…noi continueremo a cambiare e cambiare e cambiare man mano che ci adatteremo alle nostre piccole manie e peculiarità, è proprio così, capisci, e quindi spero di essere ancora qui per dare il mio contributo a questa situazione, a questa piattaforma musicale, sarò felice di esserci.
Claudio Campagnaro – Fantastico. E se dovessi scegliere tra un rullo-a-uno, un rullo-a-due, dei paradiddle, poliritmia, cosa consiglieresti a un batterista in genere, al di là dello studio?
Billy Cobham – Suona la nota giusta nel momento giusto, e avrai sempre un lavoro! Se dici le parole giuste, ti garantisci il lavoro. [risata]
Claudio Campagnaro – Andrai a Toronto, Canada? [l’intervistatore è italo-canadese]
Billy Cobham – [scherzando] Sono appena andato via!
Claudio Campagnaro – Ah! Perfetto, ok! Eppure…non l’ho trovato nella biografia!
Billy Cobham – No…in realtà, non sono appena tornato. A dire la verità, c’è qualche possibilità che possa essere al Film Festival di Toronto, in quanto è a settembre, con Sonic Mirror. Al momento siamo in programma per…l’unica roba che so è che dovremmo essere presenti al Sundance [Film Festival, Park City, Utah], ma è in gennaio, quindi vedremo.
Claudio Campagnaro – Niente 4 bacchette stasera?
Billy Cobham – [scherzando] No, non possiamo farlo ora perché dobbiamo prendere l’autobus per andare a…perché dobbiamo…mi son dimenticato…ma ora che ne parli!…che peccato…non ci ho mai pensato. [riferendosi al cameraman, scherzando] Non mi puoi fissare così, sai che è una cosa artisticamente…Dai! Dai! Va bene lo stesso! Non preoccuparti!
Claudio Campagnaro – E’ il mio collaboratore per così dire.
Billy Cobham – Nessun problema, nessun problema, ok, bene!
Claudio Campagnaro – Grazie davvero Billy, è sempre un grande piacere, sempre un grande piacere, grazie di nuovo.
Billy Cobham – …eh, sai a cosa stavo pensando? …
Claudio Campagnaro – Se mai dovessi avere bisogno di me in futuro, dillo pure a…
Billy Cobham – Biglietto da visita!
Claudio Campagnaro – Ce l’ho!
Billy Cobham – Ah, così va bene!
Claudio Campagnaro – Dillo semplicemente a Alessandro [il manager italiano].
Billy Cobham – Ah, sai a cosa stavo pensando…che…c’era un posto fantastico dove registrare…il Windsor Arms Hotel [hotel a Toronto, in via St. Thomas], è ancora lì?
Claudio Campagnaro – Il Windsor?! Certo che è ancora lì!
Billy Cobham – Pensa un pò! Non sai quanti anni fa…si va indietro nel tempo…e di molto! …un bel pezzo fa! Ti immagini? Una collaborazione, un incontro con…pensa che mi son trovato a quest’incontro con Belusci, Dan Aykroyd, erano tutti artisti del Second City [teatro a Toronto, via Mercer].
Claudio Campagnaro – Intendi sempre Toronto vero?
Billy Cobham – Si parla di Toronto nel lontano 1978! Tu non eri ancora nato!
Claudio Campagnaro – In realtà sono del ’68!
Billy Cobham – Sì ma, beh sì, avevi solo…quanti anni?…beh…lasciamo perdere, meglio neanche entrare nell’argomento!
Claudio Campagnaro – [chiedendo a Billy di fare un autografo su un paio di foto sue prese da internet!] Mi potresti fare un autografo su queste due foto?
Billy Cobham – Certo!
Claudio Campagnaro – L’ho trovata in internet.
Billy Cobham – [ritornando al discorso di Toronto] …sai, sai cosa stavamo facendo? …ci stavamo proprio divertendo lì…sai lì al?…gustandoci un bel dessert lungo il viale, lì, su St. Catharines, ce la stavamo proprio spassando!
Claudio Campagnaro – St. Catharines?! [era forse via St. Thomas?! oppure via Queen West?!]
Billy Cobham – Sì, proprio lì! Sì, sì!
Claudio Campagnaro – Beh, Toronto ti sta aspettando, te lo posso garantire!
Billy Cobham – Ah, mi piacerebbe proprio! Sì, è da un pezzo che non ci suono a Toronto.
Claudio Campagnaro – [riferendosi alle foto con l’autografo di Billy] Ho scelto questa con la tua batteria argentata.
Billy Cobham – Sì, l’ultima volta che l’ho usata era…
Claudio Campagnaro – …era…penso due anni fa, di più…
Billy Cobham – …sì, forse di più…era forse quella che…perché la usavo quando…
Claudio Campagnaro – Questa era più bassa [riferendosi alla profondità dei fusti della batteria]. L’hai usata probabilmente per un workshop-seminario.
Billy Cobham – Sì, quindi non era la mia batteria, ma ne ho un’altra così.
Claudio Campagnaro – Hai quella rossa ora, no?
Billy Cobham – Beh, ne ho alcune infatti, ma non ne ho di rosse, almeno, non mia.
Claudio Campagnaro – Ah, ok. Non più le Tama?
Billy Cobham – Non suono più le Tama dal 1978 [correggendosi] 1987.
Claudio Campagnaro – Come mai questo cambio?
Billy Cobham – Ah, hanno smesso di pagarmi! Sai com’è, no?! [con aria solenne, scherzando] Eccomi qui per la ABC [American Broadcasting Co.], sì…bene, ora sei con la CNN [Cable News Network], cos’è successo? Beh, hanno smesso di pagarmi. [risata
Claudio Campagnaro – Beh, hai proprio ragione. In più, questa [riferendosi alla batteria Yamaha] suona divinamente, ha un suono bellissimo.
Billy Cobham – Grazie!
Claudio Campagnaro – Grazie davvero!
Billy Cobham – Ok, nessun problema!
Claudio Campagnaro – Se può fare un saluto al pubblico di Planet Drum e Veneto Jazz?
Billy Cobham – Ho un saluto molto speciale per il pubblico di Planet Drum e Veneto Jazz. Vi ringrazio moltissimo per aver sopportato la nostra modesta presentazione e musica e mi scuso se non ci siamo messi i nostri cappelli “pork pie” [cappello con cupola bassa e rotonda, tipico di alcuni jazzisti, in particolare di Dexter Gordon] ma questo era il massimo che potevamo fare. Ci auguriamo che abbiate gradito il concerto e speriamo di poter suonare per voi ancora in un futuro non troppo lontano. Grazie.
Claudio Campagnaro – Grazie davvero. E’ un vero piacere, sempre un vero piacere.
ENGLISH VERSION
Claudio Campagnaro – What’s your kind of relation with the Italian public? with this kind of audience?
Billy Cobham – Italy, Veneto, Venice, all this region, Bassano [del Grappa], all Sud Tirol, all of this is very special to me because I know that my pairs, my mentors like Dizzy Gillespie and people like this have come to this region and left a major, major impression on the people in this region. As I am a student of the Art of Music, I learn very much from every place that I am able to…I’m…how would I say…allowed…given permission to come and share in the social environment here, so, for me playing in Vittorio Veneto, Veneto, Vicenza, all the places around Venice and all is extremely important to me as a student of the Art of Drumming, of the Art of Music, and just a student of Life, so therefore, every little chance I get – no matter how small – is a very big opportunity and very special for me to be here in Italy, and I took that from the book of Dexter Gordon.
Claudio Campagnaro – Projects for the future? And how did you meet all the Nicolosi people? [small interruption by cameramen, laughter, resuming]
Billy Cobham – The way I met the Nicolosi family was through a very good friend of mine, actually, Clara Salina, a very close friend of our family, and her man, Alejandro Orellana [the Italian manager], who presented us with the connections to the Nicolosi family, who helped me to distribute some of my products. I have recordings with Kenny Barron and Ron Carter in The Art of Three, The Art of Five, yeah, you know, North-by-NorthWest, all these kind of things, and I also was able to collaborate with Nicolosi then in a few projects, namely Drum’n Voice, you know?
Claudio Campagnaro – Which goes back to 2001?
Billy Cobham – Yes, I guess! The very first one…maybe…oh God, good grief! It’s 2007 already?! And now, you know, it’s just funny ‘cause through all of this comes from The Art of [Jazz]…it’s always been a fascinating thing to document, for me it was a series of projects where you documented the classic jazz configuration, all right? and out of this came WorldMusic, and now I have a film called Sonic Mirror, with Mika Kaurismäki, and CultureMix, my band, and so there’s so many things going on, that’a…we’re doing good…
Claudio Campagnaro – I’ve got a quick question for you. Dennis Chambers was talking about “why doesn’t Billy Cobham come back to the States, we need him back”.
Billy Cobham – The reason why Billy Cobham is not back in the States is because he hasn’t been invited and he hasn’t been made a proper offer, and that’s the reason why Billy Cobham is not back in the States. I can’t work for free, you know, and the United States is such a rich, rich environment, so many different artists, and…um…I mean, I’ve heard stories just in New Orleans alone where you can go to any street corner and hear 10 bands, or bands who are working for like 10$ a man for one show and then they switch to a new band, you know? So if it’s a band, 10 piece band, it’s a 100$, and the guy, he said to me “wow, I just played one gig, they hired us for one show, switched the bands, and I had to pay 12$ to put my car in the parking lot”, go figure, and that’s the amount of, that’s how rich the country is, in US, in artists, it’s just overflowing with so many people, and they’re all fighting for the same turf, and then there’s the rest of the world! So, somebody tell me what’s going on! [laughter]
Claudio Campagnaro – Probably one last one: I noticed this evening you’re playing a lot of bass, double-bass drum, more than usual probably?
Billy Cobham – No, that’s what I do, it depends on the music, you see? Absolutely, you know, this group inspires me in this way, and this is our 3rd concert live, so talk to me about this in about a year, you know, ‘cause a band is not a band – as far as I’m concerned – until we played 365 concerts accumulatively, so that may be in a few…you know…we’re gonna change and change and change as we continue to get used to our small little idiosyncrasies, it’s just the way it is, you know, and so hopefully I’ll be around to be able to contribute to this situation, to this musical platform, I’ll be happy to be here.
Claudio Campagnaro – It’s wonderful. And if you were to pick between a single-roll, a double-roll, paradiddles, multi-polyrhythmia, what would you recommend to drummers in general, beyond studying?
Billy Cobham – Yeah, play the right note that fits, at the right time, and you’ll always have a job! You say the right words and you get the gig. [laughter]
Claudio Campagnaro – Are you ever gonna be in Toronto, Canada? [the interviewer is Italo-Canadian]
Billy Cobham – [joking] Ah, just left!
Claudio Campagnaro – Alright, ok! So…haven’t seen that in the rèsumè!
Billy Cobham – Nah…actually, I didn’t leave Toronto. As a matter of fact, there is a slight, slight chance that I’ll be at the Toronto Film Festival, because that’s September, with Sonic Mirror, yeah. Right now we’re just scheduled for… the only thing I know about it is that we’re kinda tentatively scheduled for Sundance [Film Festival, Park City, Utah] but that’s in January, so we’ll see.
Claudio Campagnaro – No 4-sticks tonight?
Billy Cobham – [joking] No, we can’t do it now because we have to catch a bus and get…so that…I forget…now that you brought it up!…I’m sorry…I never thought about it. [talking to the cameraman, joking] You can’t point that at me, you know that’s artistic…but that’s ok! That’s alright!
Claudio Campagnaro – It’s my assistant, so to speak.
Billy Cobham – No problem, no problem, ok, great!
Claudio Campagnaro – Thank you so much Billy, it’s always a true pleasure, always a true pleasure, thanks so much.
Billy Cobham – …hey, you know what I’m wondering?…
Claudio Campagnaro – If you should need me ever in the future, tell, tell…
Billy Cobham – Business card!
Claudio Campagnaro – I do have it!
Billy Cobham – Well, that’s good!
Claudio Campagnaro – Just tell Alessandro [the Italian manager].
Billy Cobham – Oh, you know what I was thinking…is…there was a wonderful recording…the Windsor Arms Hotel [hotel in Toronto, St. Thomas St.], is it still there?
Claudio Campagnaro – The Windsor?! Of course it is!
Billy Cobham – Man…! You don’t know how many…we go back…we go back! To those…back in the day! Can you imagine? A collaboration, a meeting of…I mean, I just happened to be at this meeting with Belusci, Dan Aykroyd, it was all Second City [theatre in Toronto, Mercer St.].
Claudio Campagnaro – You were talking about Toronto?
Billy Cobham – That would be Toronto in 1978! You weren’t around then!
Claudio Campagnaro – Well, I’m a ‘68er!
Billy Cobham – Yeah, but…yeah…you were just…you know…we won’t go there! we won’t go there! We won’t go there.
Claudio Campagnaro – : [asking Billy to autograph a couple of pictures of him taken from the internet!] Can you sign me these two ones?
Billy Cobham – Sure!
Claudio Campagnaro – I took this from the internet.
Billy Cobham – [coming back to the topic of Toronto] …you know, you know we were doing…we were just hanging there, at…you know…the…having just desert down the street, you know, on St. Catharines, we were just grooving!
Claudio Campagnaro – St. Catharines?! [could it have been perhaps St. Thomas St.?! or was it Queen Street West?!]
Billy Cobham – Yeah, right! You know, yeah!
Claudio Campagnaro – Well, Toronto’s waiting for you, I can tell you that much!
Billy Cobham – Ah, I’d love to! Yeah, I haven’t played Toronto in years really.
Claudio Campagnaro – [referring to the pictures being autographed] I took this with your silver drums.
Billy Cobham – Yeah! The last time I used this set actually was…
Claudio Campagnaro – …was…I think it was two years ago, more…
Billy Cobham – …yeah, it was probably more…well, that was probably the…‘cause I used this set…
Claudio Campagnaro – This was lower [referring to the depth of the drum shells]. You used it probably for some seminar-workshop.
Billy Cobham – Yeah, so it wasn’t my drum set, but I do have another drum set like that.
Claudio Campagnaro – You have the red ones now?
Billy Cobham – Well, I’ve got a few of them, I don’t have any red ones, not, not that are mine.
Claudio Campagnaro – Oh, ok. No more Tama’s?
Billy Cobham – I haven’t played Tama since 1978 [correcting himself]1987.
Claudio Campagnaro – Why that change?
Billy Cobham – Ah, they stopped paying me! You know how about that is, alright, you know? [solemnly, mocking] Here I am for ABC [American Broadcasting Co.], yes…ok, now you’re with CNN [Cable News Network], what happened? Well, they stopped paying me. [laughing]
Claudio Campagnaro – Well, that’s straight on. Plus, these [referring to his Yamaha kit] are terrific, sound beautiful.
Billy Cobham – Thanks!
Claudio Campagnaro – Thank you so much!
Billy Cobham – Ok, no problem!
Claudio Campagnaro – Can you just say hello to the public of Planet Drum and Veneto Jazz? Just a special greeting to them all?
Billy Cobham – I have a very special greeting to the public of Planet Drum and Veneto Jazz. I thank you very much for putting up with our humble presentation and the music and I’m sorry we all did not have our pork pie hats but anyway this is the best we could do. We hope that you enjoyed it and we hope to be here again to play for you in some way sometime in a not too distant future. Thank you.
Claudio Campagnaro – Thank you so much. It’s a pleasure, it’s a pleasure always.