Benny Greb – The Language of Drumming Master Class
Che Benny Greb fosse un musicista di fama internazionale non era certo in discussione, ma che fosse tra i canditati a salire sul podio dei più abili comunicatori (almeno nel mondo dei batteristi) è stato, sicuramente, sorprendente. Scaltro, simpatico, coinvolgente, espressivo… nulla è mancato all’eccellente batterista tedesco durante la clinic messa in scena ieri sera dall’ormai consolidata struttura BATTERIKA.
Benny Greb – The Language of Drumming Master Class
L’evento è stato fortemente voluto da Mirella Murri, mente attiva dell’organizzazione come ha voluto precisare Lucrezio de Seta durante la presentazione dell’evento, e prodotto grazie alla collaborazione delle scuole di musica di Roma l’Ottava, Bat-te-ri-a Drumming School, Ritmix Drumming School, Fox Accademy, Scuderie Capitani Music Accademy & Stazione Musica e Viva Musica. Il Teatro Aurelio in Roma, location già utilizzata altre volte dall’organizzazione, ha fatto da degno sfondo ad una clinic che ha riscontrato un successo inevitabile.
Molti sono stati gli amici, gli insegnanti e gli artisti presenti alla clinic: da Derek Wilson (onnipresente e lodevole per la sua costante partecipazione a tali eventi culturalmente importanti per tutto il movimento batteristico) a Ezio Zaccagnini, Alessandro Svampa, Roberto Pirami, Dario Esposito, Daniele Giovannoni, Stefano Marazzi, Alex Barberis, Gianfranco Romano e molti altri che vorranno scusarmi per aver dimenticato di citarli. E tutti hanno confermato la assoluta valenza della clinic.
Benny non si è solo limitato a dimostrare come il suo ”Alfabeto Ritmico” a 24 caratteri possa essere utilizzato per sviluppare timing, tecnica, controllo della dinamica e velocità (così come era largamente previsto), ma ha elaborato veri e propri scenari di vita quotidiana, affrontando tematiche attuali, esprimendo perplessità sulle false problematiche di molti allievi inerenti la tecnica senza mai preoccuparsi della musicalità di un groove e dimostrando in modo pratico come uno stile, seppur suonato correttamente, possa non funzionare in un costesto musicalmente non adatto.
Benny Greb ha ammaliato il pubblico fino alle 23:30 senza mai fermarsi per una pausa. Ha immediatamente fatto capire a tutti la sua valenza tecnica iniziando con due brani, per poi dare ampio spazio alle domande del pubblico (una risposta di ben 45 minuti sulla domanda inerente i tempi dispari!) senza elemosinare mai risposte. Un vero comunicatore con un grosso futuro davanti. Un musicista eccellente senza inutili virtuosismi (tra pochi giorni vedrete anche alcuni video inerente la clinic) con delle solide basi umane (è rimasto sino all’1:30 per foto e autografi).
Grazie Batterika per averci fatto crescere ulteriormente e grazie a tutte quelle strutture che, credendo finalmente in un progetto comune, hanno aiutato a organizzare tutto questo.
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