Ciao Gianni uomo dal dolce sorriso
Chiedo scusa a tutti i lettori della rivista, ma oggi ho avuto delle difficoltà particolari a scrivere anche solo un commento per Gianni, un semplice saluto, un articolo di addio. Perché Gianni Branca ha rappresentato per noi la vitalità, la gioia, la grinta e la determinazione, tutte doti che non vanno per niente d’accordo con il destino infame che lo attendeva dietro l’angolo. Quì potrete trovare un’intervista rilasciataci da Gianni Branca al Musc Italy Show 2013 introdotta dalle belle parole di Claudio Formisano scritte sul sito di Master Music.
Ciao Gianni uomo dal dolce sorriso
“Ci hai lasciato e la tua scomparsa si fa già sentire, lascia un grande vuoto.
Tu, con il tuo entusiasmo contagioso, le tue energie infinite, la tua positività irresistibile, il sorriso comunicativo, il tuo animo solare, la tua vitalità da ragazzino, puro e profondamente buono, hai sempre dato molto e chiesto poco.
La determinazione assoluta in te, nel voler cambiare, dare voce al tuo istinto, esprimere i tuoi sentimenti, crescere in tutti i sensi, ti hanno dato forza e coraggio. Hai vissuto una vita intensa con continue sfide, progetti e a volte provocazioni, dai quali sei uscito sempre a testa alta, anche nelle situazioni più impegnative.
Alle tue spalle una famiglia che ti è sempre stata accanto che ti ha capito e che ti ha dato amore, fiducia, calore, fino all’ultimo istante.
Ad ognuno dei tuoi amici hai lasciato dentro un pezzetto del tuo grandissimo cuore che porteranno con sé per tutta la vita.
Caro Gianni, ti voglio ricordare così com’eri, sempre con il sorriso sulle labbra, sicuro che laddove sei ora, se all’ingresso ti hanno chiesto: “Come stai?” tu, come dicevi sempre, gli avrai risposto “Alla grande”!
Claudio Formisano”
Con queste parole l’Amministratore Unico di Master Music ha voluto salutare Gianni Branca, un endorser Meinl ma, soprattutto, un ragazzo della famiglia Master Music. Non avrei mai voluto scrivere questo articolo, così come quello su Johnny Fiorillo, un altro amico partito per l’ultimo viaggio alla ricerca di una serenità sempre più difficile da trovare in un mondo pieno di insidie e difficoltà; come non avrei voluto mai scrivere articoli simili su Jim Chapin, Chuck Silverman, Mitch Mitchell, Robert Zildjian e troppi altri.
Oggi, però, ho avuto delle difficoltà particolari a scrivere anche solo un commento per Gianni, un semplice saluto, un articolo di addio. Perché Gianni Branca ha rappresentato per noi la vitalità, la gioia, la grinta e la determinazione, tutte doti che non vanno per niente d’accordo con il destino infame che lo attendeva dietro l’angolo.
Sono le 4 di mattina, sono passati due giorni e ancora non mi capacito, non riesco a scrivere frasi degne di essere pubblicate e, soprattutto, degne di Gianni Branca. Mi sono, quindi, permesso di aprire con le parole di Claudio Formisano, una persona per la quale provo una grande stima proprio per i sui profondi valori umani e per la sua trasparenza, un imprenditore/musicista che sceglie con cura i suoi collaboratori e che conosceva bene Gianni per averlo avuto tra i suoi ragazzi. Grazie a lui noi di Planet Drum abbiamo avuto modo di condividere con Gianni un’intera giornata durante la quale abbiamo girato l’intervista che riportiamo di nuovo tra queste righe. Un’intervista che dimostra tutta l’energia di Gianni, soprattutto negli spezzoni del “dietro le quinte”; un’intervista che, vorrei, parlasse per me perché oggi, io, non ho, non posso e non voglio avere parole per commentare una perdita che va oltre la mia professione.
Ciao Gianni.
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