ciancia_profilo.jpeg

Ciao a tutti ragazzi! Per me è un onore essere qua e vorrei introdurvi dei concetti base che ho sviluppato su una semplice lettura (Tratta dal libro “Dal Tamburo Secondo Luca”).  Ho cercato di aumentare il livello di difficoltà introducendo step by step figure ed elementi  in più.

ciancia_profilo.jpeg

 

DALLA LETTURA ALL’APPLICAZIONE

 Ciao a tutti ragazzi! Per me è un onore essere qua e per questo ringrazio infinitamente Planet Drum, Gianluca Capitani , Francesco Finch Russo e Giacomo Macelloni: senza di loro non sarebbe stato possibile tutto ciò.

Vado subito ad introdurvi dei concetti base che ho sviluppato su una semplice lettura (Tratta dal libro “Dal Tamburo Secondo Luca”).  Ho cercato di aumentare il livello di difficoltà introducendo step by step figure ed elementi  in più.

Lett1.jpg

 

Nella “Lettura 1” mi sono limitato a leggere lo spartito così come è scritto tenendo il charleston in quarti, cercando però di dare un’ interpretazione shuffle a 90 bpm (cosa che ho fatto anche per le altre letture). Ho scelto questo timing  in quanto  il più idoneo a mio avviso per il tipo di groove che avevo intenzione di portare avanti in questa lezione.

Nella “Lettura 2”  ho aggiunto un” tappeto” di sedicesimi di ghost notes che ho sostituito alle pause, mantenendo gli accenti delle note già presenti . Tutto ciò sempre con il charleston in quarti.

Nella “Lettura 3” oltre al tappeto di sedicesimi ho aggiunto una base di piedi :

Lett2.jpg

L’apertura del charleston sul levare dell’ottavo avviene con il tacco del piede: si va così a creare un movimento non sincronizzato dei piedi mentre le mani svolgono la lettura. Questi esercizi sono a mio avviso molto utili per un lavoro e un miglioramento progressivo sull’indipendenza.

Cosa molto importante una volta assimilato l’esercizio è lavorare sui suoni cercando di mantenere portamento, groove e un buon bilanciamento dei suoni tra cassa rullo e charleston.

Ho lavorato poi sui fill.

Ho preso dalla stessa lettura le due battute, la 9 e la 17, a mio avviso ritmicamente più interessanti inserendo due tipi di fill diversi tra loro sia per genere musicale che per intenzione.

Sul primo fill ho introdotto ancora un “tappeto”,  stavolta di trentaduesimi, spostando però gli accenti sui fusti, ovvero mano destra timpano e mano sinistra tom.

Lett3.jpg

Nel secondo fill invece ho creato un pattern di stampo molto stoner rock, con degli incastri tra cassa e fusti.

Mani all’unisono rullo-timpano e cassa raddoppiata sui sedicesimi mancanti ottenendo anche in questo caso dei trentaduesimi.

Lett4.jpg

Nel terzo fill torno a fare un “tappeto” di trentaduesimi sul rullante spostando gli accenti sui fusti sia sulla battuta 9 che sulla 17, raddoppiando così la durata del fill.

Lett5.jpg

Stessa cosa per il quarto ed ultimo fill per il quale torno a riutilizzare gli incastri mani-cassa. 

Quando trovo più di un sedicesimo mancante di distanza tra due note allora continuo a tenere i sedicesimi con la cassa; quando invece c’è soltanto un sedicesimo mancante tra una nota e l’altra allora torno a raddoppiare ottenendo così due trentaduesimi.

Lett6.jpg

 

Questi tipi di esercizi li potete applicare a qualsiasi tipo di lettura in migliaia di modi diversi, cercando di suonarli, pensarli ed elaborarli in ottica di arrangiamento. 

Cercate di non limitarvi mai ad eseguire quello che vedete scritto nelle partiture, ma elaborate , approfondite e metteteci voi stessi.

Per adesso è tutto, spero che questa lezione vi sia piaciuta e che le diverse chiavi di lettura che vi ho dato per studiare e per sperimentare sul vostro set vi siano state utili.

Grazie mille per l’attenzione e Rock On!

 

{youtube}4yvAvEJKsiU{/youtube}

 

 

GIOVANNI CIANCIA BOSCHI

Ha  iniziato a studiare batteria otto anni fa all’età di 15 anni con il maestro Francesco Dell’Omo. Ha  frequentato il conservatorio Mascagni di Livorno sotto la classe di percussioni con il professore Jonathan Faralli. Si è poi diplomato all’accademia Lizard con il maestro Stefano Carrara. E’ stato direttore e insegnante della filiale Lizard di Pisa per due anni, proprietario della medesima struttura  e adesso coordina i corsi e insegna presso il distaccamento di Scuderie Capitani di Pisa. Batterista  dei Venus in Furs, band pisana con tre dischi all’attivo e con un tour di oltre 80 date solo  nel 2015 insieme  ad artisti quali Ministri, Zen Circus, Verdena ,Brunori Sas ,Diaframma, Tre Allegri Ragazzi Morti e molti altri. Insieme ai Venus In Furs è apparso anche su canali televisivi e giornalistici quali Rocktv, Rolling Stone, Rai, La Repubblica ecc…