Yamaha: ecco tre batterie elettroniche della serie DTX6 per il 2021

Yamaha DTX6

Nuovo modulo, pad TCS e piatti a tripla zona

Non trattiamo spesso l’argomento batterie elettroniche, un po’ per amore della purezza del suono acustico, un po’ perché sono poche le batterie in circolazione e le aziende in grado di competere davvero con il settore acustico. Ma oggi Yamaha ha svelato la nuova serie DTX6 con ben tre configurazioni rivolte a “tutti i batteristi che hanno bisogno di un kit compatto e vogliono divertirsi, suonare come un professionista senza soffrire il passaggio dalla elettronica alla batteria acustica” che ci ha davvero incuriosito.

Yamaha DTX6

La line-up è disponibile in tre configurazioni, e ognuna è incentrata sul nuovo modulo DTX-PRO con delle differenze per quanto riguarda i pad che caratterizzano qualità e prezzo dei tre kit proposti e che andremo a vedere in questo articolo. Ma iniziamo con il cuore di questa serie: il Modulo Yamaha DTX PRO.

Modulo Yamaha DTX PRO

Yamaha DTX6
Yamaha DTX6 PRO modulo sonoro – photo credits Yamaha

Yamaha descrive il modulo DTX-PRO come un modulo sonoro di “nuova generazione”, che vanta oltre 700 suoni organizzati in 40 kit preimpostati, insieme a slot per 200 kit utente. Ma ciò di cui la Yamaha sembra più orgogliosa sono i suoi “Kit Modifiers”. Si tratta essenzialmente di manopole di controllo, presenti sul modulo, che consentono di alterare, in tempo reale, l’atmosfera (catturata nello stesso studio dove sono stati campionati i suoni presenti nel modulo stesso), la compressione e altri effetti. In questo modo il modulo DTX-PRO offre più realismo, più piacere e più divertimento.

Parlando di effetti, ogni strumento ha il proprio EQ, compressore, transient-shaper ed insert per gli effetti, mentre ogni kit ha l’effetto ambience, due effetti aggiuntivi, un compressore e un effetto master, nonché un EQ globale che può essere applicato a tutti i kit.

Il modulo DTX-PRO  è equipaggiato anche con un metronomo che offre 30 diversi set di clic, con una serie di opzioni di suddivisioni e accenti. Inoltre Yamaha ha incluso anche 10 funzioni studio e 37 brani su cui esercitarsi per  sviluppare il tempo e un perfetto timing. Interessante la possibilità di registrare le proprie performance nel modulo considerando, anche, che DTX PRO è compatibile con la popolare app gratuita Rec ‘n Share di Yamaha.

Per quanto riguarda la connettività, ci sono 14 ingressi trigger, un aux-in, un ingresso cuffie flessibile, nonché una presa USB che funziona sia come interfaccia audio (compatibile con dispositivi mobili) che come connessione dati per l’aggiornamento/trasferimento di campioni.

I Kit della serie Yamaha DTX6

Yamaha DTX6K3-X

Yamaha DTX6 K3-X
Yamaha DTX6 K3-X – photo credit Yamaha

Il kit più interessante è il DTX6K3-X, che presenta i pad Yamaha TCS (Textured Cellular Silicone presenti sui set di batteria elettronica di fascia alta della Yamaha) e più precisamente un rullante da 8 pollici e tom da 7 pollici. Oltre a questo, c’è il nuovo pad per grancassa KP90 che ha un diametro di 7,5 pollici che utilizza un’ammortizzazione multistrato per  un pad senza effetti collaterali.

Dal punto di vista dei piatti, il DTX6K3-X è dotato di tre pad per piatti PCY-135 da 13 pollici a tripla zona in modo da avere due Crash e un Ride. Inoltre troviamo il pad per charleston RHH135 da 13 pollici che si monta su un hi-hat tradizionale, una caratteristica tipica dei kit di fascia alta e che apprezziamo davvero tanto per il realismo ancora maggiore che crea.

Yamaha DTX6K2-X

Yamaha serie DTX6 K2-X
Yamaha DTX6 K2-X – photo credit Yamaha

Al centro della gamma DTX6 c’è il kit DTX6K2-X. Con questo kit si ottengono molte delle stesse funzionalità del DTX6K3-X: tre zone, pad rullante TCS, pad piatti a tre zone e pad grancassa KP90, oltre agli hi-hat RHH135. Tuttavia, i pad tom non sono più i TCS (Textured Cellular Silicone) ma sono scambiati con dei più economici pad in gomma.

Yamaha DTX6K-X

Yamaha serie DTX6 K-X
Yamaha DTX6 K-X – photo credit Yamaha

Il kit entry-level della gamma DTX6 è il DTX6K-X. Essendo la più economica questa configurazione viene fornita con un pad crash da 10 pollici (è comunque presente la funzione choke, ossia con la possibilità di poterlo stoppare prendendolo con la mano), con la stessa configurazione di pad TCS per il rullante e gomma per i tom come nella DTX6K2-X, mentre gli hi-hat sono formati da un pad da 10 pollici controllato con un pedale separato invece dell’asta per charleston.

Per info sulla Yamaha DTX6 e sul sistema Monitor Yamaha trattato in questo articolo visita il sito ufficiale Yamaha