Måneskin, da X-Factor alla conquista di Sanremo 2021:
La band romana si aggiudica il 71° Festival di Sanremo con «Zitti e buoni» davanti a Francesca Michielin e Fedez e ad Ermal Meta
Vince il rock sul palco del Festival della canzone italiana dando seguito ad una evoluzione iniziata qualche anno fa e ancora non eccessivamente contaminata da autotunes e tecnologia eccessiva. Con i Måneskin, band romana dal nome danese per via delle origini della bassista Victoria De Angelis (una parola che significa “chiaro di luna”), essere intonati ha ancora un valore, mentre l’energia dirompente ha fatto il resto concedendo la vittoria finale a Damiano e Co. dopo aver letteralmente travolto l’Ariston e sovvertito ogni previsione.
Insieme a Victoria, la band capitanata da Damiano, vede alla chitarra Thomas Raggi e il batterista Ethan Torchio, tutti ventenni dalla presenza scenica accattivante, da uno stile Glam affascinante e con lo spirito libero tipico dei loro vent’anni.
“Zitti e buoni” anticipa il secondo album dei Måneskin, intitolato “Teatro d’ira” e naturale conseguenza di un successo iniziato con il secondo posto a «X Factor» nel 2017. L’allora coach Manuel Agnelli li ha anche accompagnati in un duetto su “Amandoti” dei CCCP proprio sul palco dell’Ariston.
Come consuetudine la notte del Festival ha elargito anche altri premi: tutti al maschile quelli della critica con Willie Peyote che si aggiudica il premio dedicato a Mia Martini davanti a Colapesce e Dimartino, che si sono rifatti portandosi a casa il premio “Lucio Dalla”.
Azzeccati anche i super ospiti. Francesco Gabbani, Umberto Tozzi e la 86enne Ornella Vanoni che con il suo medley è stata capace di fermare il tempo. Un plauso anche a Serena Rossi, volto della fiction di successo “Mina Settembre” che ha deliziato tutti con la sua interpretazione di “A te” di Jovanotti.
Amadeus e Fiorello chiudono il loro sodalizio sanremese soddisfatti nonostante un inizio di stenti e con un futuro tutto da scrivere: sarà Alessandro Cattelan il prossimo conduttore?