Alessandro Tinti
The Illogist groove motor
Marco Minnemann lo conosciamo tutti e sappiamo che di recente stà collaborando con la band italiana Ephel Duath e un’anno e un paio di anni fa all’incirca, anche un po’ più, ha collaborato con una delle band più innovative del death metal tecnico italiano: gli Illogicist che quest’anno sono stati in giro per l’Italia con due mini tour promozionali per il loro recentissimo ed ottimo album “The insight eye”. Mini tour, questo, che li ha visti sul palco dell’Evolution festival e che ha preceduto un bel tour estivo negli States! Ora vi starete domandando se questi Illogist vanno in tour con Marco Minnemann. Bhè la risposta è no! C’è un batterista di Brescia autodidatta a sostituire Minnemann: Alessandro Tinti.
Emiliano Cantiano – Quando hai iniziato a suonare la batteria?
Alessandro Tinti – Ho cominciato a suonare la batteria nel gennaio 2000 quasi per scherzo, ma ho sempre avuto il pallino di questo splendido strumento sin da piccolo. Sono Autodidatta, con i pregi e i difetti che ne conseguono…
EC – Quali sono i batteristi che hanno influenzato maggiormente il tuo stile?
AT – Alessandro Tinti – Sicuramente ti posso citare RICHARD CHRISTY, la mia prima vera influenza. Ho imparato molte cose dal suo drumming, è un batterista fantastico e ha letteralmente cambiato la mia vita batteristica dalla prima volta che l’ho sentito… poi con il tempo mi sono spostato su territori più estremi ed ho scoperto FLO MOUNIER dei CRYPTOPSY, che ha dato un tocco più brutale al mio drumming.Ce ne sono veramente tanti da menzionare, ma credo che RICHARD e FLO sono le 2 principali influenze che si possono percepire mentre suono.
EC – Che tipo di accordatura scegli per i fusti del tuo drumkit?
AT – Di solito un’ accordatura medio bassa per i tom e il timpano, mentre per le casse, usando il trigger, non mi sono mai preoccupato più di tanto del tipo di accordatura da usare. Invece per il rullante uso un’accordatura molto alta, e tiro molto le pelli sia battente che risonante.
EC – Parlaci della disposizione dei fusti del tuo drumkit.
AT – Mi piace variare spesso il mio setup, a volte suono con 2 casse, 3 tom e 1 timpano. Altre volte addirittura con 1 cassa 1 tom 1 timpano… preferisco avere toms di basso spessore, in modo d’avere la possibilità di tenerli bassi a filo rullante. Ultimamente sto usando 1 tom da 8, 1 tom da 10 e 1 timpano da 16.
EC – Che tipo di warm-up fai prima di ogni esibizione?
AT – Prima di ogni esibizione penso che sia importantissimo fare riscaldamento. Io di solito mi metto col pad mezz’ora prima di salire sul palco e alterno colpi singoli a doppi colpi, aumentando sempre di più la velocità. Mentre con le gambe faccio il tappeto di doppia cassa ahahah! Poi di solito faccio anche un pò di stretching, in modo da sciogliere un po’ i muscoli e la tensione
EC – Come regoli la tensione delle molle dei tuoi pedali?
AT – Le molle dei miei pedali sono praticamente tirate al massimo, perchè mi permettono di ottenere quel rimbalzo che con il tiraggio medio o lento non riesco ad ottenere. Come pedali uso degli AXIS A LONGOBOARD, che ritengo assolutamente fantastici per suonare metal.
EC – Ogni quanto cambi le pelli durante un tour?
AT – Di solito cambio le pelli molto frequentemente, sono sempre alla ricerca di quel suono che riesca a convincermi, soprattutto per quanto riguarda il rullante.
EC – Quali credi siano i punti di forza del tuo drumming?
AT – Sinceramente non saprei quali siano i miei veri punti di forza, ma sicuramente conosco i miei moltissimi punti deboli (risate)! A parte gli scherzi, non mi ritengo abbastanza bravo per darmi un giudizio obiettivo e credo di essere ancora alla ricerca del mio punto forte, posso dire solo che mi piace abusare di splashini e piattini vari che credo attualmente siano la cosa che rendono riconoscibile il mio drumming.
EC – Quali credi siano le qualità che un buon batterista metal deve avere?
AT – Secondo me un buon batterista metal dovrebbe possedere innanzitutto una buona preparazione sul genere di metal che intende suonare, poi una buona tecnica di doppia cassa e una bella botta sul rullante.. Ma quello che fa la differenza credo sia il gusto personale e quello non riguarda solo il metal ma tutti i generi.
EC – Qual è il tuo pattern preferito? Quello che hai registrato e che suoni più spesso in un live?
AT – Come dicevo prima, in qualsiasi pezzo in cui suono cerco di metterci una buona dose di passaggi su splash o passaggi sul doppio ride. Poi sono un batterista molto istintivo, quindi non sempre suono gli stessi passaggi, cerco di variare sempre senza stravolgere troppo il pezzo.
EC – Quali sono i tuoi dischi preferiti? Quelli che ti hanno fatto innamorare della batteria?
AT – Il primo disco che mi ha fatto decidere di cominciare a suonare la batteria è stato VISIONS degli STRATOVARIUS, mentre i miei 5 dischi preferiti di sempre sono:
1) AND THEN YOU’LL BEG ( CRYPTOPSY)
2) ONCE WAS NOT (CRYPTOPSY)
3) THE SOUND OF PERSEVERANCE (DEATH)
4) FOCUS ( CYNIC)
5) THE INSIGHT EYE (ILLOGICIST)
EC – Parlaci della tua esperienza con gli Illogicist e soprattutto il dover riproporre live le parti registrate da Marco Minnemann.
AT – Sono stato contattato dagli ILLOGICIST nel giugno del 2007 per fare dei provini, perchè in quel momento cercavano un drummer fisso per la promozione di INSIGHT EYE. Dopo un paio di provini i ragazzi mi hanno scelto e da allora ho lavorato duramente per mettermi al loro livello, e soprattutto ho dovuto confrontarmi con un certo MARCO MINNEMAN, che ha registrato il disco. E’ stata dura, e sinceramente dopo 1 anno continua ad esserlo. Anche perchè ho una bella responsabilità, perchè la gente ai nostri concerti farà spesso paragoni che non stanno ne in cielo ne in terra. (risate) Comunque è senz’altro un’esperienza significativa per me sia sul lato personale che su quello musicale e ringrazio gli Illogicist per avermi dato questa opportunità.
EC – Quale strumentazione utilizzi?
AT – Uso una MAPEX M series con tom 8, 10, 10×9, 12, 13, timpano da 16 e rullante PEARL SENSITONE 14×5.5. Poi ho 2 casse da 22×16. Uso pedali AXIS LONGBOARDS, piatti Sabian & Paiste, trigger ALESIS DM5 e 1 pad ROLAND..Ccome hardware ho un ICON RACK PEARL e aste YAMAHA. bacchette BALBEX e VIC FIRTH F1.
EC – Un consiglio da dare ai ragazzi che vogliono intraprendere il lavoro di metal drummer?
AT – Un consiglio che posso dare è quello di esercitarsi con molta costanza, credere assolutamente in ciò che si fa e lavorare a testa bassa con umiltà poi i risultati vengono da se.
Spero di non essere stato troppo noioso (risate)
Grazie a tutti per il supporto e a Placet Drum per avermi ospitato! Ci vediamo in giro!
E grazie ancora Emiliano per avermi dato questa possibilità, sei il migliore.
Per info www.illogicist.com
www.myspace.com/illogicist666