Daniele Pomo
Inizia gli studi gli studi ad 11 anni e a 19 comincia ad insegnare, sia privatamente che presso numerose scuole di musica, batteria e solfeggio a Roma e nel Lazio.
Daniele Pomo
Inizia gli studi gli studi ad 11 anni e a 19 comincia ad insegnare, sia privatamente che presso numerose scuole di musica, batteria e solfeggio a Roma e nel Lazio.
Ha collaborato con numerosi artisti pop-rock come: RON, VALERIA ROSSI, ROVESCIO DELLA MEDAGLIA, MATTHEW MARSTON ed ENRICO SOGNATO e al momento e in tour con CORONA e la C.B.BAND di “domenica in”.
Svolge inoltre l’attività di compositore per la sezione fiction della TITANUS ed ha collaborato alla realizzazione di numerose sigle RAI e MEDIASET con il maestro PINTUCCI, come quella di “Beato tra le donne”.
Al momento suona e compone negli spettacoli teatrali “Il mondo è una palla” con VALERIO MASTRANDREA,PIERA DEGLI ESPOSTI E SIMONA MARCHINI e” Non baciarmi solo perché sono triste” di FRANCESCO BONELLI ed è leader dei gruppi dance BOP FROG ed ELSBERT e del gruppo rock RANESTRANE con il quale ha aperto i concerti di NEGRITA, NEK, ELISA, LUCA CARBONI ed AFRICA UNITE;inoltre è da anni attivo nel campo della musica brasiliana con la STEFANO ROSSINI BATUQUE PERCUSSION.
E’ inoltre autore dell’opera rock “Nosferatu Il Vampiro” ispirata al film di Werner Herzog “Nosferatu Il Principe della notte”.
Quando ci ha scoperti è rimasto entusiasta del nostro progetto e si è reso subito disponibile a scrivere per noi (potete trovare una recensione della bateria Daila nella sezione Rubriche). Noi ne siamo felici e lo abbiamo voluto come nostro gradito ospite tra le interviste.
Planet Drum – Parlaci dei tuoi studi e della tua impostazione e di come ti sei avvicinato alla musica?
Daniele Pomo – Ho iniziato gli studi alla vecchia Saint Louis(dove adesso fortunatamente insegno) con Maurizio dei lazzaretti,in seguito ho studiato con Agostino Marangolo e Pino Galluzzi:un percussionista di Conservatorio con il quale ho affinato la lettura e lo studio del pianoforte.
Ho iniziato a suonare intorno ai 12 anni nell’oratorio vicino casa in quanto era l’unico posto dove c’erano degli strumenti per poter suonare.
Planet Drum – Qual è stata la tua prima batteria?
Daniele Pomo – Una Premier Crown in acero,la stessa che aveva Phil Collins alla fine degli anni 70 ma purtroppo più piccola
Planet Drum – Quali sono stati i punti di riferimento della tua carriera e quali batteristi ti hanno maggiormente influenzato?
Daniele Pomo – Sicuramente il primo amore batteristico è stato Phil Collins,ma ho amato molti dei batteristi degli anni 70 come John Bonham,Ian Paice,Bill Bruford,Alan White ed altri più attuali come Manù Katchè e Steward Copeland.
Nell’ambito jazzistico citerei Steve Gadd,Peter Erskine e Jack DeJonhette ed anche alcuni batteristi “hard” come Nicko Mcbrain,Dave Lombardo e Neil Peart.
Sono stati basilari soprattutto per la composizione Peter Gabriel,Pat Metheny,I Genesis,gli Iron Maiden ed Ivano Fossati.
Planet Drum – Scrivi musica?
Daniele Pomo – Da cinque anni compongo testi e musiche ogni volta che posso.
Planet Drum – Come ti sei avvicinato alla musica?
Daniele Pomo – Mi sono avvicinato in maniera molto naturale mi piace pensare che sia stata una “folgorazione Divina”.
Planet Drum – I tuoi studi sono stati da autodidatta?
Daniele Pomo – Ho iniziato da autodidatta,dai 12 ai 18 anni poi ho cominciato a prendere lezioni.
Planet Drum – Qual è il tuo set ed i tuoi accessori preferiti?
Daniele Pomo – Sono endorser delle batterie Daila ed ho un mio modello Signature composto da:cassa “22,Toms da “8,”10,”12,”14 e “16 con rullante da “14×5
Inoltre sono endorser dei piatti Ufip e delle bacchette Roll ,come pedali cassa uso un DW 5000 singolo e un Tama Camco doppio.
Planet Drum – Nuovi progetti discografici?
Daniele Pomo – Sto lavorando ad un live con la band dove suono,compongo e canto ovvero le RanestRane.
Spero che a settembre possa uscire il cd del Primo atto dell’opera Rock “Nosferatu Il Vampiro” con il quale siamo in giro da qualche anno in tutta Italia.
Planet Drum – Su quali progetti stai lavorando ora?
Daniele Pomo – Sto lavorando negli studi del Suono di Ripetta con FabioMassimo Colasanti,l’arrangiatore di Pino Daniele,ad un singolo per un gruppo chiamato Mare del nord.
Planet Drum – Al momento personalmente cosa stai facendo?
Daniele Pomo – Sto ricominciando ad insegnare al Saint Louis ed alla Blue note e inoltre sto lavorando alla nuova opera rock inspirata a “Shining” sempre con le RanestRane
Planet Drum – Parlaci delle eccezionali collaborazioni che hai avuto.
Daniele Pomo – Ho lavorato con Ron,Corona,Enrico Sognato,Valeria Rossi,Rovescio della Medaglia,C.B. band e in studio con il Maestro Pintucci con il quale ho realizzato numerosi lavori Rai e Mediaset
Planet Drum – Quali sono stati i tuoi lavori più importanti?
Daniele Pomo – Sicuramente con Ron e Corona,anche se artisticamente considero eccezionali tutte le esperienze teatrali che ho avuto come quella che sto vivendo al momento grazie alle collaborazioni con la fondazione “Ippolito Nievo”.
Planet Drum – Com’è e come definisci il tuo drumming?
Daniele Pomo – E’ difficile autodefinirsi, forse istintivo ed aggressivo.
Planet Drum – A livello compositivo come lavori?
Daniele Pomo – In maniera classica:piano e voce, poi porto il materiale al gruppo per lavorare insieme all’arrangiamento.
Planet Drum – Che tipo di batterista ti definisci?
Daniele Pomo – Forse Rock.
Planet Drum – Puoi riassumere sinteticamente i momenti fondamentali della tua carriera?
Daniele Pomo – Ho avuto un primo periodo Rock,poi ho iniziato a conoscere e a suonare jazz ed in seguito per lavoro ho suonato molta dance.
Ultimamente sono tornato al Rock e lavoro spesso in teatro.
Planet Drum – Che rapporto hai con gli strumenti elettronici?
Daniele Pomo – Prima negativo ora mi sono ammorbidito soprattutto grazie all’Handsonic della Roland che uso appunto in teatro e che reputo uno strumento eccezionale oltre che comodissimo.
Planet Drum – Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Daniele Pomo – Amo molto il cinema e spero che le esperienze attuali con le RanestRane su “Nosferatu” e “Shining” possano aprire un nuovo filone multimediale.
Planet Drum – Preferisci suonare in studio o live?
Daniele Pomo – Sicuramente il live,lo studio diventa sempre più meccanizzato è quindi meno umano.
Planet Drum – Come elabori la ritmica di un pezzo?
Daniele Pomo – Dipende dalla situazione,sicuramente se lavoro con qualcuno cerco sempre di ascoltare molto i pareri degli altri e le loro esigenze.
Cerco inoltre di individuare a priori il “sapore “del brano e quindi di avere un idea generale di come dovrà essere suonata la batteria per far in modo che il brano sia supportato da una base solida e che cammini senza intoppi
Planet Drum – Puoi spiegare ai nostri lettori come si sviluppa una giornata in studio di registrazione?
Daniele Pomo – Dopo aver montato il set si microfona e si fanno i suoni,(chiaramente l’accordatura si ritocca a seconda delle esigenze) a questo se non si è ascoltato e preparato prima il brano mi prendo un po’ di tempo per l’ascolto e quindi inizio a registrare su una base del brano dove faccio mettere basso,loop,voce e chiaramente click.
Planet Drum – Cosa suggerisci ad un giovane per poter apprendere la professione di batterista
Daniele Pomo – Sicuramente è basilare curare la tecnica ma non dimenticare mai l’ispirazione e il calore,quindi ricordarsi di suonare molto con gli altri,perché troppo spesso si dimentica che la musica si fa principalmente in gruppo e ci si isola troppo nello studio.
Inoltre molto amore perché è sicuramente un lavoro bellissimo ma difficile.
Planet Drum – Usi tecniche particolari per l’accordatura della tua batteria?
Daniele Pomo – Cerco di accordare le pelli ascoltando gli armonici ai lati delle pelli stoppando la pelle al centro e di poter capire che tipo di suono possa sviluppare un determinato set o tamburo.
Planet Drum – Puoi spiegarci sinteticamente il tuo metodo di insegnamento?
Daniele Pomo – Tendo a ricercare un metodo personalizzato e il più possibile divertente,in linea di massima dopo aver curato il suono,inizio con gli studi sulla coordinazione su pattern semplici,parallelamente inizio lo studio dei rudiments applicandoli ai pattern quasi subito.
Dopo aver acquisito una tecnica di base discreta inizio a lavorare su basi minus-one cercando di curare il più possibile il gusto e la personalità dell’allievo.
{jcomments on}