Dario Ciccioni
Italian Metal Drummer
Dalla Toscana con Matt Stancioiu questa volta ci spostiamo tra l’Umbria e le Marche e facciamo due chiacchiere con Dario Ciccioni, batterista classe 1984
molto attivo nell’ambito progressive metal italiano grazie al suo eccellente lavoro negli album del talentuoso Daniele Liverani. E’ quindi con grande piacere che vi presento: Dario Ciccioni!!!
Dario Ciccioni
Italian Metal Drummer
Planet Drum Quando hai iniziato a suonare la batteria?
Dario Ciccioni Ho iniziato molto presto! A 3 anni mi hanno regalato il primo tamburo, a 4 una batteria giocattolo, a 6 un piccolo drumset…mi sono innamorato molto presto di questo strumento! Diciamo che la passione vera è maturata tra i 10 e i 12 anni, quando ho iniziato a prendere lezioni.
Planet Drum Quali batteristi hanno influenzato il tuo stile?
Dario Ciccioni Sono un grande appassionato di musica di tutti i generi, quindi potrei farti una lista interminabile!! Ma diciamo che se dovessi sceglierne 3, ti direi Deen Castronovo, Mike Portnoy e Thomas Haake. Sono tre artisti molto differenti ma da ognuno ho recepito aspetti diversi dello strumento. Castronovo è un batterista dal sound unico e ha suonato i fill più pazzeschi che abbia mai sentito nella mia vita…granitico e potente. Mike è l’esempio del batterista che riesce a integrare musicalità e stile in un drumming progressivo: basta ascoltare un brano qualsiasi dei Dream Theater e provare a cambiare le parti di batteria…non funziona più niente! Thomas Haake mi ha aperto nuove visioni dello strumento…un batterista estremo che gioca continuamente con tempi e figurazioni, scompone ogni pattern e ogni fill…ti da la sensazione di “fludità” anche suonando parti al limite della comprensione umana. Veramente innovativo. Chiaramente il papà del rock (leggasi John Henry Bonahm) è fuori classifica perchè è sottinteso che la sua influenza sia forte su tutti i batteristi moderni, rock e non.
Planet Drum Con chi hai iniziato il tuo percorso di studio?
Dario Ciccioni Dal 1996 al 2002 sono stato seguito da Paolo Clementi, un grande insegnante che mi ha insegnato la cosa più preziosa che ad oggi abbia appreso: il metodo. Se c’è qualcosa di veramente fondamentale nello studio del nostro strumento è la metodicità dell’apprendimento, l’applicazione degli esercizi in maniera ragionata e assidua, il porsi degli obiettivi e rispettare dei programmi di studio. Una volta capito questo, qualsiasi libro è valido. Non nascondo che in un primo momento sia stato abbastanza deprimente affrontare gli esercizi e rendersi conto che ciò che sembrava molto facile era in realtà abbastanza complicato…ma se tieni duro per i primi mesi i risultati ripagano di ogni sacrificio.
Planet Drum Qual è il tuo attuale programma di studio?
Dario Ciccioni Con un po’ di autocritica ti dirò che dovrei riprendere a studiare molti rudimenti di cui non sono del tutto soddisfatto…ma ultimamente mi sono concentrato sullo studio-playing e ho lavorato molto su groove e dinamiche. Ho suonato prog-metal per anni e avevo forse tralasciato alcuni di questi fondamenti. Adesso cerco di sfruttare i nuovi progetti a cui sto partecipando in ambito puramente rock/pop-rock per tornare allo studio del 4/4 e del groove.
Planet Drum Che tipo di accordatura scegli per le tue pelli?
Dario Ciccioni Dipende da cosa sto suonando e su quale kit. Solitamente sono un amante delle frequenze basse, quindi cerco sempre di accordare i tom e i timpani al minimo della loro tensione (ovviamente rispettando le caratteristiche del fusto). Anche la cassa viene accordata “a mano”, portando le chiavi alla tensione minima e lasciando che la pelle abbia tanto spazio per comprimere l’aria all’interno della cassa. Sul rullante invece mi piace avere un po’ di tensione in più sulla pelle battente per migliorare l’attacco dei colpi. Anche la scelta delle pelli stesse varia a seconda del suono ricercato, anche se solitamente suono su pelli Remo Emperor trasparenti o sabbiate (tom), Ambassador CS sul rullante e la classica Powerstroke III sulla cassa.
Planet Drum La scelta della disposizione dei fusti del tuo drumkit?
Dario Ciccioni Come si può vedere dalle foto sul mio sito (www.dariociccioni.net), uso set diversi nei diversi progetti a cui partecipo. Si va dal set prog-metal che uso con i Twinspirits (2 casse da 22″x18″, 3 tom davanti (8″, 10″, 12″) e due timpani sospesi (14″, 16″), rullante 14″x5″, 2 hi-hats di cui uno fisso a destra, ride, 3 crash, china e un trash-set) fino al set che uso live con Hartmann (cassa 22″x18″, tom 12″ davanti, timpani 14″ e 16″, rullante 14″x5″, ride molto basso alla destra del tom, hihat, 2 crash e china). In studio mi è capitato di usare disposizioni e fusti diversi, a volte uso i tom 10″ e 12″ scambiati di posizione oppure un timpano a sinistra del charleston, un secondo rullante da 10″x6″ o una cassa 24″x18″.
Planet Drum Che tipo di warm up svolgi prima di ogni esibizione?
Dario Ciccioni Solitamente cerco di prendermi un quarto d’ora prima di ogni live in cui posso rilassarmi e concentrarmi: salire sul palco in tensione psicologica o comunque stressati è veramente controproducente. Durante questo periodo di relax eseguo un po’ di rudimenti (i classici single/double/paradiddles) su un pad e su una superficie senza rimbalzo, sempre cercando di rilassare tutti i muscoli delle braccia e delle mani.
Planet Drum Come regoli le molle dei tuoi pedali?
Dario Ciccioni Non ho mai dato troppa importanza alle “regolazioni millimetriche” dei pedali…ho imparato a suonare con un doppio pedale veramente economico e “durissimo”, che ho dovuto più volte portare dal fabbro perchè puntualmente lo distruggevo. Adesso qualsiasi buon pedale mi sembra più che perfetto, al di là delle regolazioni. Forse l’unica cosa che non mi piace è utilizzare molle troppo morbide e battenti troppo leggeri…mi piace che il pedale offra un po’ di resistenza per poter “pestare” un po’ di più!
Planet Drum Ogni quanto cambi le pelli durante un tour?
Dario Ciccioni Solitamente le pelli di cassa e rullante cedono dopo 4 o 5 date. Ma dipende da quanto pubblico c’è…+ gente = + adrenalina = + forza… 😉
Planet Drum Quali credi che siano i punti di forza del tuo drumming?
Dario Ciccioni E’ una domanda molto molto difficile…dovresti chiederlo a chi mi ascolta…
Planet Drum Quali credi che siano le qualità che un buon batterista metal debba avere?
Dario Ciccioni Deve saper trainare un brano senza strafare, giocandosi le proprie carte al momento giusto. Il difetto peggiore che un batterista possa avere è l’over-playing. Nei brani metal la batteria ha talmente tanto spazio e risalto che non credo sia necessario strafare per farsi sentire. Inoltre cerco sempre di consigliare l’ascolto ti tanta musica, non solo metal…ci sono un sacco di aspetti che molti batteristi metal prendono sottogamba e sono invece fondamentali per esprimere al meglio le proprie potenzialità.
Planet Drum Il pattern preferito che hai registrato e che esegui più volte dal vivo?
Dario Ciccioni Uno dei pattern a cui sono molto affezionato è il pattern di apertura del brano Kingdom Gates (da Daily Trauma di Daniele Liverani), pattern che ho poi ripreso in versione speed nel brano He won’t escape (da Genius Rock Opera Ep.2, cantato da un maestoso Russel Allen)…è una figurazione semplice di cassa e rullante, ma molto efficace.
Planet Drum Come ti prepari la lavoro in studio di registrazione?
Dario Ciccioni La prima cosa che ho imparato quando ho iniziato a registrare è diventata una mia regola d’oro, per quanto scontata: conoscere perfettamente i brani. E’ incredibile quanto tempo e quante risorse vanno sprecate quando devi continuamente sforzarti di ricordare le parti da suonare! Conoscendo perfettamente la struttura del brano invece, ci si può concentrare maggiormente sull’arrangiamento, sulla ricerca di soluzioni interessanti e sull’esecuzione, e il tutto risulta molto meno stressante e di conseguenza qualitativamente migliore. Solitamente dedico molto tempo al pre-ascolto dei brani, scelgo il set da assemblare le pelli e i piatti da usare (possibilmente consultandomi con il fonico che dovrà poi lavorare sulle mie tracce), e stabilisco una “tabella di marcia” per la session.
Planet Drum Quali sono i tuoi dischi preferiti, quelli che ti hanno fatto innamorare della batteria?
Dario Ciccioni Come ti dicevo, mi sono innamorato della batteria in giovanissima età quindi mi è abbastanza difficile ricordare il momento del “colpo di fulmine” e associarlo ad un disco in particolare…posso dirti che ricordo piacevolmente di aver suonato ininterrottamente per qualche giorno “The best” di Tina Turner… 😉 La mia adolescenza musicale è stata invece segnata da band quali Guns’n’Roses (Use Your Illusion I e II), Black Sabbath (Paranoid), Jimi Hendrix (Are you experienced?), per poi approdare al metal con Dream Theater (Images&Words su tutti), Elegy (State of mind), SymphonyX (Twilight in Olympus), Vanden Plas (The God thing) e Pain Of Salvation (Entropia e Remedy Lane su tutti). Attualmente nelle mie playlist vedo tanto Stevie Wonder, qualcosa dei Meshuggah, un po’ di Freak Kitchen, gli immancabili LedZeppelin e un pizzico di Frank Zappa.
Planet Drum Quale strumentazione utilizzi?
Dario Ciccioni Ho un debole per le batterie DW, ma sono convinto che al giorno d’oggi tutte le ditte famose facciano set in fascia pro di grandissima qualità, ognuno con caratteristiche peculiari. Per quanto riguarda i piatti sono legato ai Paiste, di cui sono endorser dal 2003. Pelli, come dicevo, esclusivamente Remo; non ho mai utilizzato bacchette che non fossero VicFirth, per cui sono fiero di essere loro endorser e non mi separo mai dalle adorate Extreme 5A.
Planet Drum Un consiglio da dare ai batteristi che studiano e che vogliono intraprendere il lavoro di metal drummer?
Dario Ciccioni Siate sempre creativi!! Cercate sempre diverse situazioni in cui suonare perchè ogni progetto vi darà l’opportunità di crescere sotto qualche aspetto. E siate bravi manager di voi stessi. E…non dimenticate mai di divertirvi!!
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