Drum Circles a Musika Expo 2018
con Massimo Carrano e Alessandra Massari
Il Drum Circle facilitato è un coinvolgente evento ritmico in cui un gruppo di persone si trova a suonare tamburi e percussioni di vario genere sperimentando ed espandendo il senso di unicità ed unità tramite il sostegno di un facilitatore. È accessibile a persone di ogni età e non è necessaria alcuna conoscenza musicale.
Drum Circles a Musika Expo 2018
con Massimo Carrano e Alessandra Massari
Il Drum Circle facilitato è un coinvolgente evento ritmico in cui un gruppo di persone si trova a suonare tamburi e percussioni di vario genere sperimentando ed espandendo il senso di unicità ed unità tramite il sostegno di un facilitatore. È accessibile a persone di ogni età e non è necessaria alcuna conoscenza musicale.
Come ha scritto Alessandra Massari nel suo articolo introduttivo sulle origini della musicoterapia pubblicato su Planet Drum:
Per definire la musicoterapia chiediamo il soccorso della La Federazione Mondiale di Musicoterapia (WFMT) ha dato, nel 1996, la seguente definizione:
“La musicoterapia è l’uso della musica e/o dei suoi elementi (suono, ritmo, melodia e armonia) per opera di un musicoterapista qualificato, in rapporto individuale o di gruppo, all’interno di un processo definito per facilitare e promuovere la comunicazione, le relazioni, l’apprendimento, la mobilizzazione, l’espressione, la organizzazione e altri obiettivi terapeutici degni di rilievo nella prospettiva di assolvere i bisogni fisici, emotivi, mentali, sociali e cognitivi. La musicoterapia si pone come scopi di sviluppare potenziali e/o riabilitare funzioni dell’individuo in modo che egli possa ottenere una migliore integrazione sul piano intrapersonale e/o interpersonale e, conseguentemente, una migliore qualità della vita attraverso la prevenzione, la riabilitazione o la terapia”. Raglio (2001, p.72) afferma che per poter considerare potenzialmente terapeutico un intervento che preveda l’impiego del canale sonoro-musicale, risultano imprescindibili i seguenti elementi:
- la presenza di un operatore qualificato (il professionista in musicoterapia);
- un modello musicoterapico di riferimento fondato su presupposti teorici e metodologici;
- la presenza di un setting strutturato;
- obiettivi che aspirino a divenire stabili e duraturi nel tempo e che siano legati al cambiamento della persona o di alcune sue parti o funzioni;
- il riferimento costante, nell’azione terapeutica, a un piano intrapersonale e/o interpersonale.
Non vi è, quindi, una musicoterapia senza un musicoterapista adeguatamente formato.
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https://www.youtube.com/watch?v=r7TRZHsWGyM
A quanto pare in Italia siamo ben assistiti grazie al grande carisma di Massimo Carrano, la comprovata professionalità di Alessandra Massari unita al supporto di Master Music con gli strumenti Meinl della linea Viva Rhythm.