DrumDots – sordine eleganti per tutto il set
All’inizio dello scorso anno un nuovo prodotto costruito con un materiale innovativo, è apparso sul mercato. Abbiamo già parlato delle sordine Wambooka in questo articolo e, date le continue richieste e le particolari esigenze dei batteristi moderni, questi attenuatori sono sempre più richiesti.
Oggi parliamo dei DrumDots che stanno riscontrando un discreto successo nella scena musicale. Come le versioni precedenti di sordine i DrumDots sono stati progettati non solo per ridurre l’over-ring naturale nei tom, ma anche per creare un tono naturale del tamburo aiutando, così, tamburi e piatti a ottenere un sustain molto più udibile e un calore naturale sia live sia in studio.
A differenza di prodotti simili i DrumDots sono circolari e non rettangolari o quadrati. Ciò consente di posizionarli più vicino al bordo di un tamburo. Un’altra caratteristica di design unica è che i DrumDot sono smussati. Ciò consente il pieno contatto con la pelle aiutandolo ad aderire a quest’ultima senza essere appiccicosa. Questo contatto completo è fondamentale per un pieno e coerente controllo del tono.
I DrumDots vengono forniti in una bella custodia rigida trasparente dove tutti e 4 i Dots vengono posizionati fianco a fianco evitando (cosa banale ma qualche produttore non ci ha pensato) il rischio di attaccarsi l’uno con l’altro o fondersi con un altro DrumDots in caso di una calda giornata estiva. Inoltre possono essere posizionati facilmente riposti nella custodia e per questo rimangono molto puliti. Inoltre sono facilmente lavabili con acqua e sapone e non perdono alcun tipo di aderenza tornando, praticamente, nuovi.
Abbiamo sperimentato diversi modi di utilizzo dei DrumDots. Sui Tom fanno quello che fanno la maggior parte degli smorzatori, ossia controllano l’over-ring indesiderato conferendo al tono un naturale decadimento più rapido e aggiungendo un calore generale al suono. Alle nostre orecchie, i timpani suonavano più “cicciotti” e più caldi facendoli “cantare” senza mai sembrare soffocati. Li abbiamo anche usati su piatti dove ci hanno davvero sorpreso. Un piatto forte e brillante diventa un piatto caldo in pochi secondi. Gli hi-hat dal taglio brillante diventano scuri e funky, i Ride passano da caratteristiche tipiche rock ai suoni jazz per poi tornare alla loro originale natura con grande facilità. I DrumDot sui piatti sono semplicemente fantastici per controllare i volumi in piccoli palchi o club dove il volume è cruciale.
Per quanto riguarda i rullanti, invece, ne abbiamo posizionati 2 ed abbaimo ottenuto quel tipico sound degli anni ’70, grosso e grasso ma anche sostanzialmente aperto.
Abbiamo usato i DrumDot in almeno 4 diverse combinazioni sul rullante catturare vari suoni così come sul bordo della grancassa dove potevano essere spostati avanti e indietro secondo necessità.
Per quanto riguarda l’aspetto i DrumDots colpiscono molto per la loro discrezione. Sul palco o in studio sono quasi impercettibili (come dovrebbero essere) e tendono a fondersi perfettamente con la pelle o con il colore dei piatti.
I DrumDots sono sicuramente un’aggiunta gradita al mondo degli accessori del batterista.