Amici di Planet Drum ben trovati. Oggi parliamo di suoni! Ma vorrei iniziare con una premessa storica.

Nel 2003 DW ha presentato la sua gamma di batterie elettroniche DWe (che sta per elettroniche) mettendo in risalto una lunga lista di caratteristiche innovative tra cui i famosi fusti DW, i trigger wireless, i suoni nuovissimi e multi-campionati e molto altro.

Oggi, grazie alla disponibilità della DW international e al supporto di David Phillips, andiamo a vedere il software che ci permette di utilizzare questi suoni davvero molto belli.

Premetto che l’interesse della Drums Workshop nella produzione di kit elettronici è nato qualche anno fa ma l’annuncio dei nuovi kit e del software DW Soundworks è seguito solo un paio di mesi dopo che Roland ha annunciato di aver acquisito il marchio statunitense insieme agli altri marchi della famiglia DW.

Ora vediamo nello specifico il DW Soundworks Software e cosa abbiamo tra le mani

SoundWorks è disponibile come prodotto autonomo, utilizzabile sia stand alone per pilotare qualsiasi batteria elettronica, sia come plug-in di una qualsiasi DAW. Il che significa che non è necessario possedere un kit DWe per usarlo, ma se si acquista un kit il software è incluso. Soundworks viene scaricato tramite il Cloud Manager di Roland (una delle poche sovrapposizioni tra DW e Roland) e il nostro download si aggira inotrno ai 60 GB.

Qui, nei Planet Drum Studios, abbiamo provato il software con Logic 10 Pro.

Al lancio, il DW Soundworks viene fornito con i campioni di ben sei kit, di cui quattro della DW (acero, mogano e acero, mandorlo, ed il kit del 50° anniversario)( Pure Maple, Maple Mahogany, Pure Almond, 50th Anniversary), un kit Gretsch USA e un kit vintage Slingerland.

Questi kit sono organizzati in 60 preset, ciascuno registrato in ambienti acustici diversi che spaziano da ambienti asciutti a quelli più spaziosi e quindi aerosi.

A quanto dichiarato da Chad Wackerman, DW ha iniziato questo imponente lavoro di realizzazione dei suoni della Biblioteca DW Soundworks partendo da zero…  e questa cosa ci ha davvero impressionati per la mole di lavoro imponente che si deve affrontare anche solo per la fase progettuale.

Tutti i suoni sono stati registrati a più livelli dinamici, con diversi microfoni a diverse distanze come conferma Wackerman che ha detto di aver utilizzato 15 diverse posizioni di microfono.

Suoni e Controlli del DW Soundworks

Come ci si aspetterebbe da un software così avanzato anche qui abbiamo un controllo completo sui livelli dei microfoni panoramici e ambientali così come su ciascun tamburo. E, come se non bastasse, il software è corredato di plugin per il controllo delle dinamiche ed un EQ che consentono molte sperimentazioni e la possibilità di ottimizzare e personalizzare il suono ottenuto.

In sostanza con così tanti campioni e con così tante personalizzazioni possibili il risultato risulta infinitamente migliore rispetto a qualsiasi modulo sonoro di fascia alta con l’aggiunta che, piuttosto che appoggiarsi ad aziende esterne, DW ha realizzato un’impresa audace realizzando la propria libreria di suoni da zero.

Per gli esteti del suono, oltre ai kit già menzionati prima ed alle varie personalizzazioni possibili, nel download sono presenti anche pacchetti di espansione che si aggiornano continuamente come l’expansion pack degli ultimi rullanti True Cast.

Inoltre i singoli pezzi del kit sono liberamente intercambiabili, quindi non sei bloccato con un kit del quale ami il rullante ma preferiresti i tom di un altro kit. Con Soundworks basta scambiarli e puoi progettare il tuo set personalizzato.

Una delle parti più intriganti di Soundworks è il designer dello strumento. Questa parte del software ti consente di importare i tuoi con più livelli dinamici (fino a 18), più posizioni dei microfoni, ecc., in modo che tu possa incorporare il tuo kit o la tua collezione di rullanti all’interno della librearia.

Ora, questo non è semplice come registrare sul tuo telefonino, dovrai microfonare (probabilmente con molti microfoni), trovare la location e la posizione corretta, accordare a mestirere, ecc.) il che richiede molto tempo e sforzi ed è anche esattamente come vengono realizzate biblioteche come Soundworks. Non so quanto ne valga la pena ma abbiamo ritenuto onesto segnalare anche questa possibilità integrata in un ambiente progettato principalmente per i batteristi che, se utilizzato SoundWorks come generatore di audio primario, ti permette di avere tutto a portata di mano.

Conclusioni

Come avrai potuto immaginare il software è davvero completo e non abbiamo avuto modo di approfondire ogni suo aspetto (ci vorrebbe un video di diverse ore). Quello che in generale ci preme precisare e ribadire è che Soundworks è un prodotto standalone e non richiede necessariamente un kit elettronico per riprodurre i suoni, può ricevere segnali MIDI da qualsiasi kit o controller e può essere utilizzato come plugin in una DAW.

Ma dal nostro punto di vista di batteristi, questo è un modulo di batteria piuttosto che uno strumento tra le mani di un produttore.

Allora amico batterista se ti è piaciuto il video metti un like, iscriviti al canale Youtube di Planet Drum e lascia un commento con le tue impressioni, domande o anche suggerimenti su quello che vorresti vedere nel prossimo video.

Ciao