Elephantides – Floating tempo
“Floating Tempo”, il disco d’esordio degli Elephantides in uscita il 20/11/2020 per Betulla Records, raccoglie 5 brani insieme ad altri due inediti e due remix a cura di Indian Wells e Bienoise. Dall’andamento fluttuante, ‘Floating tempo’ rappresenta, effettivamente, l’anima dei brani composti da Daniele Sciolla (synth) e Sergio Tentella (batteria) dal tempo in continuo movimento che si rigenera sotto una chiave diversa quasi ogni battuta.
Il disco, pubblicato sul finire del 2020 per Betulla Records, contiene in totale 9 tracce; i titoli delle prime 5 compongono la frase “The world as we see it”, citazione al libro di Albert Einstein “The world as i see it”, seguono poi ‘Fma’, ‘Pmv’ e due remix (a cura dei producer Bienoise e Indian Wells) che chiudono un album, sostanzialmente di musica elettronica, ma dal carattere fortemente ‘suonato’.
I brani intrecciano pulsazioni atonali e minimali di synth sorretti da un batterismo moderno, di ricerca, a tratti virtuoso ma sempre con gusto. Quindi grande abbondanza di poliritmie e cambi di tempo a interpretare in maniera ritmicamente sempre nuova i loop e il contrappunto elettronico. A volte il tempo è talmente complesso da risultare, volutamente, difficile individuarne la chiave di lettura; è il caso del brano “As we” in cui solo dopo due minuti di incastri degni di Mark Guilliana, viene finalmente proposta una ‘soluzione’ matematica che scioglie tutta la tensione accumulata in precedenza. Batterismo moderno, dunque, quello di Sergio Tentella che manifesta uno stile molto personale, nonostante strizzi doverosamente l’occhio ad altri batteristi che si sono misurati con la musica elettronica, come il già citato Guilliana o, naturalmente, Jojo Mayer. Si intravede, inoltre, ricerca di stampo jazzistica, sia sonora che di linguaggio in alcune scelte ritmiche alla Chris Dave, per intenderci.
Il tutto si sviluppa sotto un tessuto sonoro e compositivo minimalista. I suoni dei sintetizzatori di Daniele Sciolla sono caldi e avvolgenti, e suggeriscono la preferenza di macchine analogiche, come tra l’altro documentato dai videoclip che accompagnano gran parte delle tracce. Arpeggiatori e suoni tipicamente mitteleuropei rievocano le atmosfere dei Kraftwerk nel brano “World”, che forse è il più centrato del disco, anche per merito della ‘cassa dritta’, e giustificano la presenza della band in numerosi club in Italia, Francia e Germania a condividere il palco con artisti come Nathan Fake e Jon Hopkins. Gli incastri matematici si alternano a pad e a soluzioni armoniche distensive, come accade anche nel brano “It”, in cui si intravede la sperimentazione elettronica tipica degli artisti della celebre Warp records.
Ma non solo matematica in questo disco. Infatti nonostante i calcoli che i due compositori sembrano essere a proprio agio nel voler fare, i brani conservano naturalezza, emotività e divertimento. Traspare nella tecnica compositiva l’attitudine all’improvvisazione e il trasporto emotivo, che non viene mai sacrificato pur volendo stratificare strutture complesse che, anche se in controtempo, non fanno smettere di muovere la testa.
Gli Elephantides giocano agilmente con le ‘regole della musica’, eludendole continuamente, senza rinunciare a un’innata musicalità. Non esercizio di stile, ma appassionata ricerca.
BIO
Gli Elephantides sono Daniele e Sergio.
Daniele è un matematico, polistrumentista. Sergio è un batterista e percussionista.
Daniele inizia a suonare il flauto dolce alle elementari, poi il flauto traverso alle medie, il Conservatorio a Cuneo, lo studio di pianoforte e composizione, i primi gruppi punk, l’esperienza da busker in giro per l’Europa, la scuola jazz a Torino, l’Erasmus in Svizzera che lo avvicinerà all’elettronica e al mondo dei sintetizzatori, le prime vere soddisfazioni con la band synth-pop Anudo con cui ha all’attivo diverse pubblicazioni e oltre 400 date in Italia (Ypsigrock, Spring Attitude, A Night Like This…) e all’estero (Berlino, Parigi, Monaco, Basilea, Sziget Festival…) e le pubblicazioni da solista come Daniele Sciolla con cui si conquista il suo spazio fra i nomi più freschi e interessanti della scena italiana.
Sergio da bambino scopre casualmente le percussioni su una pianola Bontempi. Nasce l’amore per il ritmo e alle medie comincia lo studio della batteria, poi le prime band (dal metal al grunge, dal crossover al rock, fino al pop), l’ingresso al Conservatorio S. Cecilia di Roma seguito dai Maestri Roberto Gatto e Ettore Fioravanti con il conseguente avvicinamento al metodo jazzistico in cui l’improvvisazione gioca un ruolo di rilievo rispetto alla precisione tecnica, fino alle tante esperienze da turnista (sia in studio che live) per diversi artisti provenienti da talent come X Factor e Amici e per importanti produzioni (Rossana Casale, Gio Evan, Elisa Rossi, Diego Buongiorno…) e la presenza in svariate pubblicazioni per Sony, Universal e Warner.
I due vengono a contatto nel 2015, quando Sergio si mette alla ricerca sul web di un partner con cui dare forma al nuovo progetto che ha in mente: un duo di musica elettronica formato da batteria e sintetizzatori. Si imbatte nelle produzioni di Daniele, gli scrive ed inizia una collaborazione che per due anni è solo virtuale e a distanza. Nel 2017 i due si incontrano a Roma per la prima volta per una session d’improvvisazione che, di fatto, darà il via alla nascita del progetto Elephantides. I due si trovano e si completano a vicenda, le passioni e le competenze dell’uno di intrecciano con quelle dell’altro e il sound e il concept degli Elephantides inizia a plasmarsi verso una direzione ben definita: l’esplorazione delle potenzialità ritmiche in un continuo intreccio fra jazz contemporaneo e composizione elettronica. La poliritmia e le stratificazioni, i continui cambi di tempo e l’improvvisazione che parte da una cellula sonora per poi espandersi senza una precisa direzione stabilita a tavolino ma che viene comunque incasellata in uno schema strutturale metrico e matematico, diventano i tratti distintivi degli Elephantides. Un metodo compositivo unico e originale che accompagna l’orecchio dell’ascoltatore in un viaggio sonoro fatto di sottilissime variazioni ritmiche che producono sorpresa ma mai sobbalzo. Un unico flusso cosciente fatto di ritmi e di suoni che si può definire “matematica fluida”.
A partire dal 2016 il duo ha girato l’Italia passando per importanti festival come Spring Attitude, Encode e numerosi club Italiani ed Europei tra Berlino, Monaco, Parigi e Lipsia, condividendo il palco con artisti del calibro di Nathan Fake, Youssef Kamaal e Jon Hopkins.
Nel 2019 le prime pubblicazioni con i singoli “The“, “World” e “As We” per Betulla Records, preludio al primo vero e proprio lavoro discografico previsto per la fine del 2020.
Elephantides – Floating tempo
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