Ezio Zaccagnini

Un cuore mediterraneo che batte per la musica

zaccagnini

Batterista e percussionista, affascinato da sempre dal mondo della percussione, ha speso molto tempo a studiare la dinamica ed il suono, l’articolazione e gli aspetti timbrici di alcuni strumenti a percussione, fino ad arrivare alla batteria, suo primo amore.

Ezio Zaccagnini

Un cuore mediterraneo che batte per la musica


Batterista e percussionista, affascinato da sempre dal mondo della percussione, ha speso molto tempo a studiare la dinamica ed il suono, l’articolazione e gli aspetti timbrici di alcuni strumenti a percussione, fino ad arrivare alla batteria, suo primo amore. Ha iniziato presto a lavorare per alcune case discografiche: la RCA, la RICORDI, la POLIGRAM, la CGD,ed altre etichette indipendenti: la KINDERGARTEN di Firenze, CANTARE IN ITALIANO di Roma, come batterista di studio e live. Batterista molto attivo in tutti i generi musicali, si mette in mostra grazie alle collaborazioni con Gianni Morandi (tour che fara’ registrare un vero record di serate live – 280 – in tutta Italia e nel mondo), Syria ( con piu’ di 110 live e numerose TV promozionali), Gianni Togni, Massimo Ranieri (in questo tour oltre a suonare la batteria Ezio si cimenta alle percussioni, promuovendo in trio acustico, il disco di Ranieri). Tra collaborazioni, tour e gruppi propri (ha da poco formato una formazione in trio a suo nome), il simpaticissimo Ezio Zaccagnini ha trovato del tempo anche per noi, rispondendo ad alcune domande:

Planet Drum – Parlaci dei tuoi studi e della tua impostazione e di come ti sei avvicinato alla musica?
 

Ezio Zaccagnini – Sono autodidatta, ho sempre visto a casa batterie perche’ due miei zii suonavano,in seguito ho preso qualche lezione piu’ che altro di musica “scritta” in poche parole ho imparato a leggere.

Planet Drum – Dopo uno studio da autodidatta, quali sono stati gli insegnamenti che ti sono tornati maggiormente utili?
 

Ezio Zaccagnini – L’ascolto continuo di musica (possibilmente in cuffia) ed il palco.

Planet Drum – Qual è stata la tua prima batteria?
 

Ezio Zaccagnini – Una fantastica Ludwig (quante cambiali), ma la prima in assoluto sono state… le padelle da cucina di mia madre.

Planet Drum – Quali sono stati i punti di riferimento della tua carriera e quali batteristi ti hanno maggiormente influenzato?
 

Ezio Zaccagnini – Riferimento non saprei, ma considera che ho iniziato ad ascoltare, per via di amici piu’ grandi di me, i Weather Report, Frank Zappa, Hancock, Earth Wind & Fire e cosi’ via, per cui da subito mi sono avvicinato a grandi batteristi come :Peter Erskine, Terry Bozzio e Vinnie Colaiuta (diciottenne con Zappa), Harvey Mason, Sonny Emory e piu’ in la’ Tullio, Copeland, Katche’.

Planet Drum – Hai iniziato presto a lavorare per alcune case discografiche: RCA, Ricordi, Polygram, ma il grande salto lo hai fatto nel 1992 con Gianni Morandi che ti notò mentre suonavi con la band romana di “rock demenziale” Drago e i Coyotes. Parlaci di questa esperienza e di come si è sviluppata la tua carriera post Morandi.
 

Ezio Zaccagnini – L’esperienza con Morandi (penso di essere il batterista che ha suonato di piu’ con lui, con 2 dischi e piu’ di 350 live) e’ stata fondamentale e determinante per la mia “carriera” anche perche’ con lui ho avuto la possibilita’ di farmi conoscere al grande pubblico, ti basti pensare che nel ’96 abbiamo suonato due ore e passa su Rai 2, con lui, con un audience di 12 milioni di persone ed io ho fatto in tv (!!!) un solo di batteria.
Ti rendi conto, accendi la tv alle 9 di sera e vedi un pazzo che si scatena sulla sua batteria… non e’ che in tv ti capita mai di vedere assoli, a parte Tullio.
Dopo ho comunque “trottato” molto e continuo a farlo, anche perche’ non e’ piu’ come una volta che suonavi con un nome importante ed il giorno dopo il tuo telefono impazziva di squilli di nuovi lavori. Oggi siamo tanti e tanti bravi, il lavoro e’ diminuito e gli artisti tendono a formare dei team per cui o sei dentro o sei fuori. Comunque bisogna crederci sempre !!!

Planet Drum – Che tipo di batterista ti definisci?

Ezio Zaccagnini – Uno che suona per la musica e non per la batteria.

Planet Drum – Che rapporto hai con gli strumenti elettronici?

Ezio Zaccagnini – Buono adoro il suono per cui per me avere altre fonti sonore e’ il massimo… anche se non amo sostituire l’acustica all’elettronica, semmai interagisco con loro usando triggers e pads.

Planet Drum – Parlaci del tuo set attuale?

Ezio Zaccagnini – Ho due MMX Master Custom Pearl misure diverse standard e power.

Planet Drum – Preferisci suonare in studio o live?

Ezio Zaccagnini – Beh! In studio sei sicuramente piu’ creativo e’ questo mi piace molto essendo io uno che ama arrangiare in studio le ritmiche quando mi e’ richiesto. Ma l’adrenalina che ti da’ il live… beh! Non ne puoi fare a meno, e poi conosci persone nuove, se vuoi, tutte le sere.

Planet Drum – Beh abbiamo capito… (ridiamo). Nelle tue esperienze con i grandi della musica leggera italiana riesci ad avere dei tuoi spazi per elaborare la ritmica di un pezzo oppure devi seguire delle direttive specifiche?
Ezio Zaccagnini – Come ti ho gia’ detto amo definirmi un arrangiatore ritmico, quando mi e’ richiesto pero’. Altre volte mi chiamano perche’ (dicono) che metto la ” firma” anche in brani eseguiti con una drummachine. Altre volte ancora, ed e’ li’ che e’ difficile, quando un pezzo e’ brutto assai, c’e’ poco da fare , allora devi inventarti qualcosa di veramente… boh !!! cerco di mmaginare di suonare con Sting!

Planet Drum – Puoi spiegare ai nostri lettori come si sviluppa una giornata in studio di registrazione? zzaccagnini

Ezio Zaccagnini – Primo essere puntuali, avere vari set di piatti e 3 o 4 snare drum, essere accordati, simpatici ed allegri, ascoltare molto e parlare meno andare a tempo ed avere gusto… ma tu forse volevi saper altro, beh! Io ho dato qualche consiglio!

Planet Drum – Cosa suggerisci ad un giovane che volesse apprendere la professione di batterista?

Ezio Zaccagnini – Iniziare subito. Essere caparbio. Guardare se stesso e non imitare nessuno, semmai “rubare” qualcosa qua e la… e poi tanto “culo”.

Planet Drum – Come, la tua professione, influenza il resto della tua vita e quali sono gli interessi extra-musicali?

Ezio Zaccagnini – Ho due splendide bimbe che hanno a casa una marea di strumenti, percio’ piu’ di cosi’… amo la lettura saggistica e teologica, il cinema quando posso, i massaggi (riceverli per il mal di schiena batteristico) mi piace realizzare idee anche assurde, ma realizzarle (la vita non e’ un sogno che si realizza giorno dopo giorno?)

Planet Drum – Come si sviluppa una tua giornata di studio dello strumento e, secondo te, quanto un professionista molto impegnato deve dedicare allo studio?

Ezio Zaccagnini – Tutta la vita! Devi studiare, e’ un tuo dovere, come uno scienziato. Io poi non avendolo fatto da piccolo, mi sembra di cominciare adesso!!!

Planet Drum – A casa ascolti mai dei dischi sui quali hai suonato?
Ezio Zaccagnini – Quasi mai…
Qualche volta…
Ascolto i live. Quelli a botta calda mi piacciono molto per progredire.

Ezio è stato simpaticissimo, disponibilissimo. E’ un ragazzo d’oro al quale facciamo i più grossi in bocca al lupo e tanti tanti complimenti per la sua carriera. Se volete sapere di più sul suo conto visitate il suo sito www.eziozaccagnini.com

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Categorie: Interviste