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Leonardo Maniscalco

 

Salve a tutti, ringrazio Luca Capitani, Finch e PlanetDrum, per avermi dato l’opportunità di inserire una mia proposta didattica all’interno di questa rubrica utile ed innovativa.

Il mio intervento ha l’intento di dimostrare che tecniche, frasi e grooves considerati “esclusive” di un certo genere musicale, possono invece concorrere ad arricchire ogni altro stile. Per esemplificare la possibile sinergia tra generi diversi, possiamo prendere in esame la CLAVE di BOSSANOVA, una delle più utilizzate nei ritmi latin:

  1. Clave di Bossa.
    L’interpretazione della Clave di Bossa, formata da cinque accenti (3+2), è stata fatta in sedicesimi: primo e quarto sedicesimo del 1° movimento, terzo sedicesimo del 2° movimento, terzo sedicesimo del 3° movimento, secondo sedicesimo del 4° movimento (v.di anche fig. punto 2).
  2. Idea di Base.
    Negli spazi posti tra una nota e l’altra della clave (accentati interamente con la mano destra), sono state inserite delle note ghost suonate con la mano sinistra, tramite la tecnica dei rulli doppi; tranne nello spazio centrale, dove viene utilizzata la tecnica del rullo alternato singolo (sx dx sx). Proprio questo spazio centrale, aumentato di una semicroma rispetto agli altri (v.di punto 2), caratterizza la clave e permette le successive variazioni.
  3. Idea di fill.
    Il fill si sviluppa tra rullante, tom1 e timpano. Nella parte centrale il rullo alternato singolo raddoppia le note in trentaduesimi, utilizzando la tecnica dei colpi doppi. La clave viene ultimata con l’accento prima sul rullante e poi sul timpano.
  4. Idea di groove con Ostinato Samba.
    In questo caso la clave viene sviluppata tra rullante, tom1, tom2, timpano e timpano (tutti accentati di destra); mentre tutte le note di sinistra, sia doppie che singole alternate, vengono suonate sul block. L’unica nota di destra solitamente interpretata in ghost e posta sul battere del terzo movimento, viene suonata sulla campana del piatto ride. Questo groove verrà accompagnato dall’ostinato samba, suonando in ogni movimento primo e quarto sedicesimo con la cassa e ottavo in levare con il charleston.
  5. Groove Funk.
    La clave viene sviluppata alternando charleston e rullante (1° 3° 5° accento della clave: charleston rinforzato dalla cassa; 2° e 4° accento della clave: rullante) e le note della mano sinistra vengono suonate tutte in ghost sul rullante. Nella parte centrale si raddoppia in trentaduesimi, con mano sinistra sempre sul rullante e mano destra sul charleston. Per dare un “colore” diverso al groove, mantenendo gli stessi suoni della clave, si possono interpretare tutte le altre note (doppie e alternate) sul charleston.
  6. Fill con l’uso del Doppio Pedale.
    Utilizzando di base i suoni della clave del groove con ostinato samba, le ghost saranno interpretate tutte sul rullante. Le note della mano sinistra che venivano suonate in rullo alternato nella parte centrale (quarto sedicesimo del 2° movimento e secondo sedicesimo del 3° movimento, v.di fig. punto 2), verranno sostituite con doppi colpi di cassa in trentaduesimi. E’ possibile effettuare una variazione interpretando la nota in battere del terzo movimento come accento. Se si vuole interpretare questo file/groove in chiave più metal, si possono suonare tutti gli accenti contemporaneamente su due timpani (mano sx timpano1 e mano dx timpano2) e tutte le altre note con la cassa. Questi citati sono solo alcuni spunti; vi sono innumerevoli altre possibilità di accenti e di stili da associare alla Clave di Bossanova… … dalla variazione degli accenti delle note alternate (della quarta semicroma del 2° movimento e delle prima e seconda semicroma del 3° movimento), all’uso del paradiddle partendo dal terzo accento della clave… …dallo stile swing, all’interpretazione del groove funk descritto in chiave shuffle (con rullo in sestine tra il 3° e il 4° accento della clave)…

 … CON UNA “CLAVE” SI POSSONO DAVVERO APRIRE MOLTE PORTE

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LEONARDO MANISCALCO

Diplomato presso la Music Academy Scuderie Capitani nel 2006, istituisce presso la Rock Tribe il proprio corso di batteria che prevede, per il conferimento del prestigioso diploma finale Scuderie Capitani,  il superamento di quattro livelli di studio con l’attribuzione dei relativi attestati.Suona con : Marilena Crisci (vocalist in più di duecento dischi dance e corista di Alexia), in studio e nei più noti locali italiani.Massimo Marcolini, arrangiatore/produttore di Zucchero Fornaciari. Batterista in Tour con Irene Fornaciari ed esibizioni al Cornetto Free Music Festival.Partecipazioni al Tim Tour, Roxy bar e Motor Show di Bologna con Goa.

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