Ludwig Atlas Classic Hardware
La transizione dagli anni ’60 agli anni ’70 vide un cambiamento epocale nella produzione delle batterie poiché i batteristi richiedevano hardware molto più resistente, pesante e performante.
Durante gli anni ’60 Ludwig produsse e rese popolare la così detta Flat Based Line, una linea a base piatta che comprendeva il charleston denominato Miracle ma che non rappresentava il massimo della robustezza.
Gradualmente Ludwig ha aggiustato le cose rinforzando alcune parti dell’hardware inserendo le linee Atlas e Hercules che introducevano i treppiedi.
Visto per la prima volta nel 1966, la linea Atlas introdusse il cavalletto sostituendo la base piatta. Il nome Atlas è stato reintrodotto nel 2012 con tre nuove serie: la gamma media Standard, la massiccia Pro e la classica base piatta, che analizzeremo in questo articolo.
Ludwig Classic Flat Based Line
In questo articolo andremo ad analizzare un set completo di hardware della serie Classic ma voglio precisare che ogni prodotto può essere acquistato anche singolarmente e non necessariamente in kit. Tutti gli stand sono molto più robusti degli originali versione anni ’60, ovviamente, e hanno un’eccellente varietà di funzioni.
Le gambe sono piuttosto corte, fatte di sezioni piatte di acciaio e irrigidite da montanti contrafforti più corti. Sebbene siano progettate per essere appiattite e vicine, le gambe possono anche essere inclinate verso il basso per formare un vero e più attuale treppiede. A differenza di un treppiede normale, però, le gambe si piegano verso l’alto lungo la sezione inferiore del tubo per un comodo imballaggio.
La scelta di acquistare un hardware flat e le varie argomentazioni a favore o contrarie agli stand a base piatta si basano sul fatto se siano effettivamente più convenienti ed esteticamente più gradevoli rispetto ai soliti e rivisti stand basati su treppiedi ma anche se siano altrettanto robuste. Le basi piatte danno al kit un aspetto meno ingombrante, è vero, ma possono mai essere stabili e robuste come un treppiede?
La risposta è no. Il treppiede è una soluzione più stabile e se parliamo di picchiatori della batteria, le basi piatte soffrono un fattore di ribaltamento maggiore. Ma per il batterista medio moderno questi supporti piatti dovrebbero reggere bene e, in aggiunta, sono state progettate con molte funzioni “intelligenti”. Come prima cosa, il posizionamento intorno al drum set. Mentre l’idea generale è di allargare le gambe orizzontalmente, con la Flat Based Line puoi anche alzare le gambe di alcuni gradi per sovrapporle alle gambe di uno stand vicino in caso di accavallamenti, una soluzione niente male per gigs in piccoli club e piccoli palchi. Inoltre, ciascun piedino ha un supporto in gomma a forma oblunga detto Acculite Sustain (unico della serie Classic) con due slot per le gambe per permettere un posizionamento più in basso o più in alto. Si può, così, spingere la gamba in entrambi i versi dando ancora l’opzione di stare sul pavimento o alzarsi un po’. Fattore molto utile anche per passare i cavi.
Cymbal Stand
Entrambe le aste per i piatti sono dotate di morsetti aerodinamici per i clamps Aerodyne Tilter, ingranaggi che consentono di posizionare i piatti in posizioni pressoché infinite e in ogni angolazione desiderata. La grande vite ad alette blocca il regolatore in una presa molto piacevole e sicura, simile a una morsa.
Infatti tutte le comode viti ad alette danno una sensazione rassicurante. Come per esempio con il supporto del rullante, un sistema Gearless essenzialmente pensato per i rullanti grazie anche agli enormi supporti in gomma che rappresentano un vero vantaggio.
Pedale Classic
Il pedale per grancassa della linea Classic ha tutte le caratteristiche degli Atlas Pro, ma in linea con lo stile Classic grazie a una base a incastro (che significa che può essere facilmente piegata) piuttosto che una moderna piastra fissa. Mantiene la pedana sdoppiata stile Speedking, ma per il resto è un tipico azionamento a doppia catena dal design moderno con singola azione a molla ed i fermi a piastra retrattile SpurLok.
È un pedale semplice e intuitivo con un’azione silenziosa e non ci vuole molto per sentirsi a proprio agio. La lunga camma ellittica Monarch accelera sull’arco finale, facendolo sembrare più veloce e tuttavia diretto, particolarmente con la trasmissione a doppia catena solitamente montata in fabbrica.
C’è anche la possibilità di cambiare la trasmissione con una cinghia in tessuto in dotazione, ottenendo un feel ed un tocco più leggero e anche piacevole.
Hi-Hat Classic
Il charleston presenta delle similitudini col pedale ma il fattore Flat Base rappresenta una vera e propria preoccupazione dato che l’originale degli anni ’60 era soggetto a oscillazioni incontrollabili sotto una potente “pedalata”. Ludwig ha fatto due grandi passi avanti per rassicurarci da questo punto di vista.
Innanzitutto l’installazione richiede l’apertura delle gambe, un’azione che spinge la base verso l’alto contro il tubo superiore decisamente stabile. Questo viene quindi bloccato dal dado a galletto che si incastra nella fessura dell’alloggiamento.
In secondo luogo, questo assemblaggio viene ulteriormente protetto da una gigantesca “morsa di memoria” che si infila nell’alloggiamento e viene nuovamente serrata con una presa a morsetto. Così la base è assicurata e la sensazione nei movimenti è davvero morbida e solida, soprattutto una volta regolata a proprio piacimento la tensione a catena diretta.
Considerazioni
In chiusura, Ludwig ha aggiornato gli stand degli anni ’60 su base piatta in linea con le tendenze retrò molto popolari in questi ultimi anni. La serie Atlas Classic è pratica, elegante e vanta molti dettagli di design intelligenti e veramente utili.
Un prodotto davvero benfatto, bello da vedere e sicuro.
I prodotti Ludwig sono distribuiti in Italia da Aramini Strumenti Musicali.