Ludwig NeuSonic Kit


È da qualche anno che la qualità media delle batterie si sta alzando in modo deciso ed esponenziale. Non si fa più molta fatica ad ottenere, a prezzi ragionevoli, kit di tutto rispetto. 

La Ludwig non ha certo atteso inerme ed ha cavalcato l’onda con la sua NeuSonic di recente produzione che offre fusti misti (ciliegio e acero) dalla robustezza strutturale davvero importante per un uso intensivo. Con i fusti realizzati interamente nello stabilimento della Carolina del Nord, la linea NeuSonic diventa il primo kit mai prodotto negli Stati Uniti ad un prezzo di vendita poco superiore ai 1.000 euro.

Quando il team della Ludwig iniziò a lavorare su quella che sarebbe poi diventata la linea NeuSonic, voleva un suono non ancora disponibile nel catalogo della Ludwig. L’obiettivo, dice il direttore del marketing e delle relazioni con gli artisti della Ludwig, Uli Salazar, era quello di creare qualcosa di equilibrato che fosse ugualmente adatto per “ambientazioni classiche e contemporanee”.

Dopo aver sperimentato una vasta gamma di legni e combinazioni, il team di Sviluppo & Ricerca si è concentrato su un fusto di 4,5 mm composto da tre sottili strati interni di ciliegio e tre strati esterni più spessi di acero mentre, grazie ai tagli sui bordi interni a quarantacinque gradi con un leggero arrotondamento esterno, sono riusciti a facilitare una risposta rapida e un controllo degli overtones. 

Per completare questi fusti, all Ludwig si è optato per dei tiranti Mini Classic, dei cerchi a tripla flangia in acciaio da 2,3 mm, dei piedini e supporti per tom tom e floor tom della serie Atlas riprogettati . Il tutto fissato direttamente al fusto con delle guarnizioni in gomma che proteggono i fusti stessi da tutti i componenti forati. I tom sono dotati di pelli Remo sabbiate a singolo strato e delle pelli risonanti trasparenti. La cassa, a sua volta, viene venduta con la pelle battente Remo Powerstroke trasparente mentre la risonante è una Remo coated, entrambe le pelli sono provviste dei così detti anelli tone-controlling underlay all’interno. 

I kit NeuSonic sono disponibili in due configurazioni; il kit da 20″ x 14″, 12″ x 8″, 14″ x 14″ e un set 22″ x 16″, 12″ x 8″, 16″ x 16″ più grande. I singoli tom da 10″ x 7″, 10″ x 9″ e 14″ x 14″ possono essere acquistati separatamente. Per finire esistono ben quattro finiture in Formica ultra-resistente.

A differenza della maggior parte dei fusti in commercio, dove la finitura è in plastica, il rivestimento in Formica della NeuSonic viene compreso nel processo di stampaggio risultando in una adattabilità al fusto decisamente morbida e perfetta. Dei quattro rivestimenti NeuSonic disponibili, lo Sugar Maple è l’unica finitura in grado di mostrare le venature del legno (anche se stampate), poiché le opzioni Skyline Blue, Black Cortex e Aspen White risultano tutti colori piatti. 

Nel complesso, i tamburi NeuSonic sono semplicemente progettati con un aspetto finale pulito. I tiranti Mini Classic sono in linea con l’estetica Ludwig e abbastanza piccoli da lasciare che la finitura sia l’attrazione principale, mentre l’iconico stemma rimane l’emblema da sfoggiare su ogni palco. 

Nella pratica questi sono tamburi concreti, non sono particolarmente pesanti (ma decisamente più pesanti di quanto mi aspettassi) considerando l’hardware Atlas incluso. I supporti Atlas originali hanno sostituito i vecchi per ridurre al minimo il numero di componenti imbullonati al fusto e hanno anche aggiunto una certa flessibilità modulare. Questi supporti Atlas – che toccano solo il fusto in due piccoli punti e non sostituiscono i tiranti su quel punto specifico – sembrano funzionare come i supporti tradizionali anche se con un apparente peso extra. Scelta ambigua ma funzionale. 

I tamburi NeuSonic sono davvero belli da suonare con una proiezione calda e toni medi. Le pelli Remo incluse e i cerchi a tripla flangia si fondono con gli interni in ciliegio per offrire un attacco rapido e un decay leggermente corto.Ogni nota ha una grande presenza nella gamma dei medi, bassi controllati ed un sound globalmente rotondo L’attacco è davvero impressionante grazie, probabilmente, all’angolo dei tagli sui bordi interni a quarantacinque gradi come scritto all’inizio di questo articolo. 

Per quanto riguarda l’accordatura, il Kit NeuSonic sembrava dare il massimo nelle frequenze medie (praticamente facendo un tre/quarti di giro di tirante in più oltre la tensione base della pelle). Questa accordatura fa risaltare i toni caldi e dolci del ciliegio e consente a ciascun tamburo di avere un suono comunque ampio. Le note diventano più brevi e più dolci man mano che la tensione della pelle sale e la risposta piena e risonante della batteria non sembra affatto soffocata. Il suono è meravigliosamente luminoso e incisivo con toni alti che si sposano molto bene insieme mentre, all’altra estremità dello spettro, sono piacevolmente grossi e con delle presenze basse davvero interessanti. 

È interessante notare che i toms della NeuSonic sono dotati di due badge con sfiati e guarnizioni per adattarsi alle configurazioni anche mancine, ma i timpani e la cassa hanno solo un badge (e quindi un solo foro di sfiato). Visivamente questo ha un senso, ma ho il sospetto che il raddoppio del rilascio dell’aria dei tamburi più piccoli del set possa creare un eccessivo ulteriore distacco di pressione sonora tra i tom ed i timpani, anche se ad un primo test sonoro la differenza non si è sentita minimamente. Dopo aver suonato il kit per un po’, però, non ho notato molta differenza. Solo il tom da 12″ ha dato l’impressione di avere un decay più veloce che potrebbe essere causato dalla presenza di quella presa d’aria in più ma, nel complesso, non sembrava acusticamente lontano dal timpano con un solo foro. 


Il sound della NeuSonic è stato particolarmente impressionante. Non è risultato eccessivamente moderno né eccessivamente vintage ma suona alla grande ovunque. Anche con le pelli montate di serie la versatilità del kit è enorme. Con le giuste combinazioni di pelli, infatti, anche la configurazione da 20″, 12″, 14″ è in grado di gestire comodamente quasi tutte le situazioni. 

Ci sono, però, un paio di piccoli difetti dettati dal risparmio di produzione che non incidono, comunque, sulla qualità. Innanzitutto i piedi della cassa possono essere bloccati in due posizioni: aperta o chiusa e non sono regolabili in altezza o angolazione, il che potrebbe essere un problema per alcuni batteristi. In secondo luogo, i bordi del cerchio della cassa non sono affatto arrotondati. L’angolo acuto di 90 gradi sembra incompiuto, cosa esteticamente poco carina. Infine, mentre il rivestimento in formica è super-resistente e perfettamente adattato al fusto, manca di una certa profondità visiva. 

In Conclusione
I kit NeuSonic della Ludwig rappresentano una rara combinazione tra funzionalità, cura, sound e appeal americano ad un prezzo impressionante. I fusti in ciliegio/acero sono caldi e potenti allo stesso tempo con un suono versatile che non si adagia troppo a uno stile specifico. I pochi piccoli appunti esposti che classificano questa linea tra i drumset di medio livello sono più che accettabili visto il prezzo.