Con Gigi Proietti non se ne va solo un grande artista, un uomo di cultura, l’uomo della porta accanto, oggi ci saluta un pezzo di Roma! Come Giulio Cesare, come il grande Albertone nazionale, anche Gigi Proietti raggiunge l’Olimpo, il luogo da dove continuerà la sua grande passione per il teatro per l’eternità.
Tante parole sono state spese in queste ore e non è certo questo il luogo dove poter celebrare un enorme e immenso artista come Gigi, ma un piccolo contributo voglio darlo anch’io, perché ci tengo e perché lo merita. Sicuramente farà piacere anche a lui.
Ho avuto l’onore di conoscere Gigi Proietti durante una clinic di Gavin Harrison organizzata da noi di Planet Drum presso il Teatro Brancaccino. In quegli anni era la figlia Carlotta a gestire il Teatro e con lei abbiamo organizzato uno dei primi eventi di altissimo livello tecnico per i batteristi italiani, e Gigi non volle perdere l’occasione per apprezzare il duro lavoro di tutti noi. Soddisfatto del risultato (teatro sold out) Gigi Proietti si è intrattenuto con noi dimostrando una disponibilità, una semplicità nei suoi racconti e una affabilità più unica che rara in questo ambiente.
Quando gli chiesi se potevo donargli il cappellino di Planet Drum mi ringraziò (!) e mi disse “mbeh nun sa famo na foto?”.
Grazie Gigi, la conserverò per sempre nei miei ricordi più intimi.
La tua immensa professionalità e arte erano nulla a confronto della tua semplicità e umiltà.
Ciao Gigi
R.I.P.