Sabian FRX Piatti a frequenza ridotta

Tutti i batteristi e, soprattutto, gli ingegneri del suono, sanno come dovrebbero suonare dei buoni piatti. Anche se non sei un batterista ma hai lavorato con i batteristi in varie situazioni nel corso degli anni – come tecnico del suono, come ingegnere della registrazione o come musicista, allora leggi questo articolo perché questi Sabian FRX Frequency Reduced Cymbals potrebbero benissimo essere la soluzione ad alcuni problemi di vecchia data che hai affrontato. Ma cosa rende i piatti FRX unici e come possono aiutarci a risolvere questi problemi?

Questo nuovo prodotto della Sabian presentato per la prima mondiale al NAMM show nl 2018, hanno come caratteristica principale il “volume basso”, ma è qualcosa che Sabian non ama enfatizzare perché riduttivo. Quello che semplicemente significa questa affermazione è che la percezione del volume di questi FRX è meno fastidiosa. Infatti FRX sta a significare piatti con frequenze ridotte. Qual è la differenza? Lo scopo del progetto di Sabian non è solo quello di rendere più silenziosi i piatti, ma di farlo producendo dei piatti in modo tale da modificare la loro risposta in frequenza generale – riducendo alcune delle frequenze medie e alte eccessive al fine di ridurre le frequenze che tendono a mascherare altri suoni e causare affaticamento dell’orecchio. Il trattamento utilizza dozzine di fori del diametro di 1/8″, praticati nei punti chiave del profilo di ogni piatto, in anelli relativamente ravvicinati, per ridurre la tensione superficiale e mitigare determinate frequenze. Questi fori vanno ad influenzare in modo udibile le frequenze più alte (insieme a una parte media e, sorprendentemente, a una bassa frequenza) per ridurre la presenza di toni che le nostre orecchie percepiscono come rumorose o dirompenti. Questa innovazione arriva in un momento in cui la gestione del suono è un argomento sempre più importante per innumerevoli musicisti.

Ovviamente questa nuova linea di piatti Sabian non deve essere confusa con i “piatti da allenamento” o “piatti muti” (come la nuova linea Sabian Quiet Tone) ed un volume più basso non significa una qualità inferiore. I piatti FRX sono, infatti, molto simili alla linea HHX della Sabian con le loro finiture in bronzo naturale, la tornitura fine, l’ampia martellatura radiale e le campane grezze sia esterne che interne. Questa non è una coincidenza, a quanto dichiarato dalla Sabian. Gli FRX, infatti, sono costruiti sulla base progettuale della linea HHX. Sono prodotti con il bronzo B20 e tutti nelle frequenze che si posizionano nella gamma medio-alta. Regolazione della frequenza a parte, questi FRX non sono diversi rispetto ai piatti professionali sotto ogni aspetto. Ma questa modifica fa un mondo di differenza. Ma la domanda è: il design FRX è all’altezza delle aspettative? 

Attualmente, la linea FRX è composta da diverse misure, quelle inviate a Planet Drum sono l’Hi Hat da 14″, crash da 16″ e 18″, Ride da 21″. Gli Hi Hat sono composti da un top leggero con un piatto inferiore di peso medio e risultano abbastanza veloci e articolati. Il Ride ha una buona definizione della bacchetta e un bella campana corposa e squillante con un buon ping quando suonato più vicino al bordo. Mi piace molto il suono della campana, così come su tutti e due i piatti crash. I Crash sono luminosi, frizzanti ed esplosivi, ma non ti spazzano via i capelli o distruggono i timpani dell’orecchio. La sensazione nel sentirli è davvero morbida e piacevole e i 2 Crash che ci ha inviato FBT si completano molto bene. 

La costruzione
Come dicevamo, gli FRX vengono forati con una varietà di piccoli fori senza eccedere troppo nella quantità. Mentre i Quiet Tone cymbals hanno quasi tutta la superficie forata, i piatti FRX hanno fori che coprono al massimo il 20-25% della loro superficie. La forma del foro è diversa per ogni tipo di piatto e vengono praticati in un solo piccolo anello attorno alla base della campana dell’Hi Hat superiore (e nessuno sul piatto inferiore), in sette anelli nel crash da 16″ e in otto anelli nel crash da 18″. Nei Crash circa metà della campana viene forata, mentre i ride hanno ben due aree perforate: otto anelli di fori che iniziano a circa metà della campana verso il bordo esterno e altre tre file di fori a circa un pollice dal bordo del piatto. Da un punto di vista estetico questi piatti sono rifiniti con una lucidatura naturale e non eccessiva mentre le campane sono lasciate grezze. 

Trattandosi di un prodotto davvero innovativo e moderno non possiamo sapere quanta vita possono avere questi piatti. Al momento non abbiamo elementi per dubitare o pensare che potrebbero essere più inclini a rompersi rispetto a qualsiasi altro piatto relativamente sottile. Il fatto che vi sia un’area ampia ai bordi e vicino al centro della campana che non viene perforata significa che queste aree critiche sono meno indebolite rispetto ad alcuni modelli di piatti muti per esercitazioni che sono, evidentemente, fortemente forati. Questo, insieme al bronzo B20, dovrebbe aiutarli a rimanere in vita a lungo. 

Il sound
Mentre sono più silenziosi dei piatti normali (secondo Sabian di circa 4 dB in media confermati con un test comparativo usando piatti “tradizionali” e un misuratore SPL – Sound Pressure Level), non sono così silenziosi come i piatti da allenamento che sono, in media, circa 30-40 dB più silenziosi rispetto ai piatti standard. Una riduzione del volume di 4 dB, a sua volta, risulta udibile e apprezzabile senza, però, intaccare la qualità sonora del piatto. Per i non ingegneri, il decibel è un rapporto logaritmico non lineare; l’orecchio umano percepisce un aumento di 10 dB di SPL (Livello di Pressione Sonora) come un “raddoppiamento” del volume quindi, mentre è evidente la differenza di volume di 4 dB tra i piatti FRX e piatti tradizionali, non è così drastica come riduzione del livello di pressione sonora (o come una riduzione di 40db). Inoltre, nei microfoni abbiamo notato una presenza notevolmente ridotta sotto i 300 Hz e sopra gli 8 kHz. Tutto ciò funziona? Sì, lo fa. I piatti FRX hanno un suono quasi pre-equalizzato che li fa risiedere nel missaggio finale di un brano molto più comodamente e, specialmente, in quelle situazioni di piccoli club dove i piatti tradizionali risulterebbero troppo presenti, il tutto mantenendo la qualità dei piatti tradizionali. 

Il test
I Sabian FRX sono abbastanza “veloci”, non solo hanno l’attacco esplosivo che si desidera da un piatto, ma decadono anche abbastanza velocemente permettendogli di uscire dal sound generale della band, di segnare i passaggi mantenendo, comunque, un sustain soddisfacente che evita di dare all’ascoltatore l’impressione di un non-naturale silenziamento o di piatto morto. 

A differenza dei piatti muti il suono dell’attacco della bacchetta non è sbilanciato o quasi sordo e questa è una distinzione particolarmente importante durante la fase di registrazione. Il controllo dinamico non è influenzato e anche se non hanno un ampio range dinamico, come i piatti tradizionali, gli FRX danno comunque ampio margine di “crescendo”.

Crashes


Disponibili nelle misure da 16″, 17″ e 18″ (noi di Planet Drum abbiamo ricevuto i crash da 16” e 18” come potete vedere di video), i crash FRX si posizionano in una fascia di peso medio-sottile con campane leggermente sovradimensionate. Come dicevamo ogni crash presenta otto file di fori che iniziano a circa metà della campana e si estendono fino a poco più di un pollice del bordo. 

Il loro sound è tendenzialmente scuro, controllato e omogeneo dall’inizio alla fine. Non sono così esplosivi come i crash tradizionali ma neppure spenti come i Quiet Tone, rispondono rapidamente a tutti i volumi e spariscono altrettanto rapidamente. Sono abbastanza presenti da rimanere udibili accanto a chitarre amplificate, ma non abbastanza forti da inghiottire il suono degli strumenti circostante. Si sposano magnificamente con ambienti a basso volume e hanno un bizzarro e moderno jazz sound che li fa apparire un po’ più grandi di quanto veramente siano.

Ride

La linea di Ride comprende anche un modello da 20″, ma noi abbiamo ricevuto solo il 21″ che si avvicina più ad un piatto dal peso medio con un profilo che si inclina verso il basso. Come descritto nella sezione “Costruzione” il Ride presenta lo stesso schema di fori dei Crash ma, in aggiunta, anche tre anelli di fori a circa un pollice di distanza dal bordo. 

Il suo sound risulta ampio che tende verso l’asciutto senza eccedere. Lo si potrebbe definire chiaro e secco, abbastanza veloce, articolati e sufficientemente tagliente da poter essere utilizzato praticamente in ogni situazione. Tra quelli ricevuti è sicuramente quello che preferisco e che si presterebbe anche come piatto “speciale” in un set ibrido con dei piatti tradizionali. La campana ha una sorta di tono che si proietta bene pur senza essere invadente come potrebbe essere quella che sentiresti da un tradizionale piatto. Sorprendete la risposta quando utilizzato come Crash e sono rimasto sorpreso da quanto sia stato molto più efficace la sua risposta in un contesto di band al completo.

Hi-Hat

L’Hi-Hat da 14″ è stato il punto più debole del set a mio avviso. Sarà l’accoppiamento di un top sottile (con un solo anello di fori alla base della campana) con un bottom medio ma il chick è apparso poco presente ed il sound un po’ plasticoso. Sorprendentemente, però, suonati in un contesto musicale completo (con una vera band e non nella sola sala per il test – ahimè non abbiamo riprese video della band purtroppo) il risultato è stato decisamente migliore. Il sound eccessivamente contenuto e plasticoso ottenuto nel test si è adattato, non so perché e come, alla presenza di altri strumenti. Il suono che si ottiene è molto controllato, “stretto”, ma quel controllo estremo offre una quantità enorme di articolazioni ritmiche che li rende un complemento sonoro eccellente con il basso. E non importa quanto forte vengono colpiti, non eccedono mai in sonorità e frequenze quando suonati aperti. 

Non posso certo dire che gli Hi-Hat FRX sono luminosi e taglienti, ma sono sorprendentemente versatili e adatti a in quasi tutti i generi musicali perché non eccedono mai in volume. 

Conclusioni
Sabian ha davvero creato qualcosa di unico, speciale e assolutamente necessario per rispondere alle esigenze di molti batteristi. Grazie alla nuova linea di piatti FRX i batteristi non devono più trattenersi nel suonare riducendo la possibilità di infastidire le persone che vengono ad ascoltarci. 

I piatti FRX di Sabian sono controllati e musicali a tutti i volumi, non sacrificano il tono e la qualità a favore del controllo del volume e sono strumenti di livello professionale progettati per la gestione del suono. Con gli FRX le fastidiose frequenze che si presentano con la maggior parte dei piatti tradizionali è un ricordo, lasciando un suono più equilibrato, meglio focalizzato, meno potente e più gestibile. 

Se ti ritrovi a suonare spesso nei matrimoni, in teatro, su una nave da crociera o in qualsiasi altro luogo in cui devi essere costantemente vigile su come le persone percepiranno il tuo livello di volume, apprezzerai ciò che la serie FRX della Sabian ha da offrire. 

Anche i gestori di piccoli o studi di registrazione potrebbero voler investire in un set di piatti Sabian FRX e tenerli a portata di mano quando i piatti tradizionali del batterista di turno risultassero troppo rumorosi e opprimenti.

I piatti e tutti i prodotti Sabian sono distributi in Italia dalla FBT