Sabian HHX Evolution Cymbals
La vera storia della nascita dei progettati da Dave Weckl
Sabian HHX Evolution gli inizi:
Dave Weckl non ha bisogno di presentazioni e la sua lunghissima storia con Sabian dimostra quanto, una volta incontrati, professionalità e qualità non si separano più. Il curriculum del batterista statunitense è lungo e costellato di nomi come Simon e Garfunkel, George Benson, Diana Ross, Peabo Bryson, Madonna, Robert Plant, Chick Corea, Dave Matthews, Lee Ritenour, The Brecker Brothers e molti altri.
Famoso per il suo contributo alla batteria fusion, per la sua tecnica magistrale, il buon gusto e il senso dello swing Weckl è stato al centro dell’attenzione planetaria per quasi tre decenni. E quando Sabian iniziò a espandere il suo catalogo con la linea di piatti HHX pensare a Dave Weckl è stato perfetto.
Il suo acuto senso dell’udito e le idee chiare sul sound che desidera ottenere dai piatti, oltre ad una innata sensibilità, hanno permesso a Weckl di sviluppare la linea EVOLUTION con una precisione maniacale. Un grado specifico di separazione tra i toni più intensi e di fascia alta e la parte più bassa e più calda per un suono caldo e freddo al contempo, sono la caratteristica più evidente della linea Evolution.
Il batterista e l’artigiano, un connubio vincente
Come dicevamo la capacità di Weckl di identificare e articolare i suoni che cercava è stata cruciale per la sua collaborazione con Mark Love, artigiano per conto Sabian. Usando la serie esistente Sabian Hand Hammered e HHX come punti di partenza, il duo si è messo al lavoro. Riconoscendo che il progetto è stato evolutivo piuttosto che rivoluzionario, hanno incorporato gran parte di ciò che conferisce alla serie HHX le sue caratteristiche tonali: martellamento jumbo, superfici tornite e campane grezze. Queste tecniche hanno conferito alla linea un tono tradizionale e una proiezione moderna.
L’obiettivo di Weckl era quello di creare piatti che offrissero la minor resistenza possibile al colpo. Era sua intenzione raggiungere la massima sensibilità in modo che il batterista potesse godere di una risposta piena senza dover “scavare” il suono dal piatto. Stava cercando piatti che rispondessero al minimo tocco.
Il set da cui Mark e Dave sono partiti era la configurazione che Dave utilizzava nel suo setup e si sono serviti di quella configurazione come modello per la nuova gamma: Splash da 7″, 10″ e 12″; Hi-Hat da 13″ e 14″; Crash da 16″, 17″ e 18″ e un Ride da 20″. Inoltre, Dave e Mark hanno prodotto un paio di progetti radicalmente nuovi – l’O-Zone Crash e l’Effeks Crash – per espandere la varietà tonale della gamma.
HHX Evolution Ride da 20”
Il Ride da 20” presenta una finitura lucida fino al margine della campana lasciata volutamente grezza per una questione anche estetica (caratteristica questa presenta anche nei crash di questa serie).
Lo spessore è medio e la tonalità espressa è abbastanza scura, con una forte presenza delle frequenze medie. La definizione della bacchetta è notevole e l’alone sonoro risulta sempre molto controllato anche se si “spinge’ sul piatto in maniera decisa. Il volume è molto buono e la reazione al colpo è anch’essa molto veloce, un’ottima qualità per poter utilizzare questo Ride anche come crash o per gli accenti. La campana ha un suono penetrante e una personalità molto forte. Un piatto davvero interessante e versatile.
Tutti i modelli si distinguono per la risposta molto veloce, l’elevata sensibilità al tocco e l’attacco abbastanza rapido e per scoprire le caratteristiche degli altri piatti ti invito a rimanere collegato con Planet Drum.
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