Sergio Bellotti
Incontro al Black Hole di Milano
Grazie alla collaborazione di Percussion Village che ha organizzato una Master Class di Sergio Bellotti presso il Black Hole di Milano, abbiamo avuto la possibilità di incontrare il batterista pugliese.
Sergio Bellotti
Incontro al Black Hole di Milano
Sergio Bellotti, nasce a Bari nel 1968 e inizia gli studi di Batteria all’eta’ di 16 anni sotto la guida di Michele DiMonte. Dopo varie esperienze nel circuito underground locale,arriva il primo ingaggio professionale nel 1990 e il conseguente trasferimento a Torino. Night Clubs, Casino’ e sale da ballo permettono al giovane barese di mantenersi,imparare e continuare gli studi dello strumento amato con il maestro Enrico Lucchini che lo introduce all’amore per il Jazz. Sergio guarda e sogna l’America e le navi da crociera sembrano l’ingaggio piu’ consono a coronare il sogno di andare oltreoceano. Dal ’92 al ’94 Sergio tra un imbarco e l’altro impara a masticare sapori internazionali e trova il tempo di studiare intensamente per ottenere una borsa di studio per il prestigoso Berklee College di Boston dove inizia gli studi nel 1995. Skip Hadden, John Ramsay, Kenwood Dennard e Bob Moses sono alcuni dei suoi insegnanti che contribuiscono alla maturazione artistica e al lancio di Sergio nel mondo professionale della musica americana. In soli 10 anni Sergio ha diviso il palco o ha registrato con nomi del calibro di Mike Stern, Bruce Gertz, Jim Kelly,Steve Hunt, Robben Ford, Tom Scott, Bob James e Nathan East tanto per citarne alcuni.Dopo aver registrato l’acclamato “Spajazzy” con al partecipazione di Mike Stern alla chitarra nel 1998, inizia una serie di tour negli Usa e in Europa e negli intervalli si dedica all’insegnamento privato.La passione per quest’ ultimo porta Sergio a scrivere del materiale, tuttora in fase di pubblicazione, e a riscuotere consensi da numerosi studenti. Pochi anni dopo infatti , arriva la chiamata dall’istituzione di didattica musicale tra le piu’ prestigiose al mondo.Dal 2001 Sergio insegna stabilmente batteria al Berklee College of Music e le sue classi e clinics diventano di fama mondiale grazie alla partecipazione a manifestazioni di prestigio quali il MONTREAL DRUM FESTIVAL 2003 (realizzato anche in dvd), IL CAPE BRETON FESTIVAL 2004,2005 e 2006 ,il PAS 2005 , il “LUCCHINI DAY” a Milano e svariate altre in tutto il mondo. Attualmente impegnato nella pubblicazione di nuovo materiale didattico (dvd con libro allegato) Sergio vive e lavora a Boston e continua la sua attivita’ di performance e di insegnamento nel cuore musicale del Nord America.
Sergio, raccontaci qualcosa sulla tua formazione come batterista qui in Italia.
Ho iniziato a suonare abbastanza tardi.Avevo 16 anni e un caro cugino mi porto nella solita cantina..mi e’ bastato guardarla e colpirla due tre volte quella batteria..non ho mai piu’ smesso.Ho iniziato a prendere lezioni nella citta’ natale di Bari da un ottimo maestro (Michele Di Monte) il quale mi ha insegnato i rudiments,la lettura e i ritmi tradizionali che mi hanno permesso di inserirmi nel mondo professionale.Nel 90′ mi sono trasferito a Torino dopo essere stato ingaggiato da un orchestra che faceva sale da ballo,liscio etc.Da li il passo alle navi da crociera e l’apertura ad altre culture musicali e nuovi stili di musica.L’America divento’ quasi una conseguenza logica.Provai per una borsa di studio alla Berklee nel ’93.Tutto funziono’ bene…e nel ’95 armato di qualche risparmio e bacchette sono arrivato a Boston,dove tuttora vivo e lavoro.
Come sei approdato al berklee? Quale selezione viene richiesta per entrare come insegnate? So che sei l’unico batterista italiano ad aver mai insegnato in questa prestigiosa università americana…
Sono stati loro a chiamare me.Mi hanno aiutato tutti i miei insegnanti (ora colleghi) a farmi entrare.E’ sembrata una cosa davvero logica e naturale.Ho iniziato a sostituirli quando erano in tournee’,poi ad insegnare i corsi estivi..insomma da studente a insegnante ho praticamente continuato a vivere nel dipartimento.Poi certo c’e stata la presentazione ufficiale in cui ho dovuto parlare e suonare di fronte a tutti i miei ex maestri…una sorta di audizione/presentazione.Quella e’ stata un po’ dura..ma in fondo mi sono limitato a ringraziarli con un po’ di ritmi del prezioso aiuto ricevuto
Quali sono a tuo avviso le differenze più significative all’approccio educativo della batteria tra Italia e USA? Quali i pro e i contro?
Negli Usa credo faccia parte della cultura cambiare,confrontarsi e imparare sempre e da tutti.Sara’ perche’ coesistono anche cosi tante razze…Quando da noi arriva un ospite si cerca di “rubare” il piu’ possibile e senza presunzione.Recentemente al PAS italia alcuni paerteciapnti mi hanno detto di essere meravigliati che uno come me prendesse appunti e facesse domande alla clinic del grande Agostino Marangolo.In realta’ ho arricchito il mio bagaglio di nuove idee..una cosa sana e giusta a mio avviso.Direi che un po’ di ridimensionamento e modestia potrebbe giovare in italia,sopratutto ai giovani.
Hai all’attivo cd, collaborazioni con noti musicisti americani (Mike Stern, Robben Ford,Bob James, Natahn East, Alessandra Belloni-…), clinic e festival internazionali. Come hai affrontato queste eccezionali esperienze? Come ti hanno aiutato a crescere come musicista?
All’inizio con grande paura ed apprensione.Adesso con serenita’.Quando salgo sul palco cerco di fare solo quello che faccio ogni giorno con i miei studenti per l’insegnamento.Invece che prepararmi in maniera speciale per un festival di livello mondiale faccio si che in classe dia lo stesso 100% che daro’ li…ne giovano i miei allievi e le mie performances davanti a molte persone.tutto viene con naturalezza….anzi diventa una bella routine Per quanto riguarda il suonare con i ” grossi” nomi…in realta’ e’ tutto piu’ facile. E’ come essere in auto con piloti esperti…sai gia’ che la corsa sara’ buona e che non si faranno incidenti
Parliamo delle tue ultime attività. Sei stato di recente in Italia, a Fermo e Milano. Di che cosa si è trattato?
il 2006 mi ha portato in Italia ben 4 volte.Davvero un anno fortunato.Il Pas,organizzato da Antonio Santangelo,con patrocinio Usa e’ stata l’ultima tappa della felice stagione.Il livello degli allievi al concorso e’ stato ottimo e avere l’opportunita’ di conoscere meglio e passarci tempo assieme con Agostino Marangolo hanno reso il tutto ancora piu’ piacevole.Ho presentato in anteprima il mio concetto della Digiritmia che utilizzo gia’ da diversi anni negli Usa.La risposta e’ stata ottima.A Milano un seminario, organizzato alla grande da Percussion Village e per l’occasione ringrazio tutto lo staff, e’ durato 3 ore e mezza e nessuno e’ andato via….e’ stata una grossa soddisfazione e buon auspicio per il futuro di queto concetto che spero venga divulgato su DVD presto.
Spiegaci, se puoi qualcosa in più su questo tuo metodo? Da quale intuizione nasce? Cosa credi possa portare di nuovo?
Ispirato da un esercizio datomi da Kenwood Dennard ,ma creato dal grande Narada Michael Walden,la digiritmia (cosi l’ho voluta chiamare) si basa sul fatto che particelle semplici in ordine numerico vario creano in realta’ infinite combianazioni e ritmi anche complessi.Quindi anziche’ imparare i poliritmi e i fraseggi “odd” con vocabolario complesso e duro da apprendere lo si sviluppa invece con le diteggiature e i rudiment piu’ basilari e ..e semplicemente contando.Questo metodo consente inoltre di memorizzare in maniera straordinariamente rapida ritmi anche assai intricati e ” impossibili” da trascrivere.L’atro vantaggio e’ che i numeri servono anche per scoprire cose nuove….e la musica va vista anche come forma di ricerca a mio avviso.Va bene ripetere cio’ che hanno detto gli altri,poi si arriva alla fase di creare del proprio.la digiritmia’ e’ un nuovo attrezzo per creare…davvero senza limiti.Sono in fase di contrattazione con un grosso editore/distributore qui negli Usa.Spero di realizzare il tutto entro fine 2007?
[aggancio] Quindi dovremo aspettare ancora un po’ per poter lavorare sul tuo metodo?
In realta’ nei prossimi appuntamenti italiani per il 2007 trattero’ ancora l’argomento.spero di poter inserire online alcune lezioni dimostrative.Ci sono ragazzi gia’ armati di biglietto aereo per venire da me 15 gg nel mio studio privato a Boston…e l’invito e’ senz’altro aperto ad altri
Mi dicevi che la tua attività in Italia prevede grosse novità per il 2007. ti vedremo spesso, mi sembra di capire…
Per i primi di gennaio saro’ ospite dell’ Accademia di Musica moderna di Franco Rossi(ho gia’ partecipato al loro ottimo e consigliato a tutti “stage estivo 2006”).Sono fiero e onorato di collaborare con loro.Franco,Furio Chirico e gli altri collaboratori sono dei serii professionisti,musicisti davvero preparati e con una passione genuina per l’insegnamento.Non potevo essere piu’ fortunato.siamo sulla stessa lunghezza d’onda…
Quindi un pezzo di Berklee College qui da noi….
si….contattate Franco ed Elisa presso nationalschoolproject@accademiamusicamoderna.com stiamo appunto lavorando su un progetto dal nome PONTE USA…e serve proprio a portare (spero) un po’ del mio bagaglio acquisito li’ e dividerlo con chi vorra’….per chi volesse studiare privatamente con me durante i miei soggiorni in italia..sara’ possibile farlo contattando loro direttamante.Cercheremo di coprire il piu’ citta possibile.
Spero di incontravi presto ..e dal vivo Fatevi sentire e….numerosi! Grazie Mille…and KEEP ON DRUMMING—
ciao
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